Si chiama Cheesemaster ed è il più piccolo caseificio al mondo. Alto appena un metro, consente di creare formaggi in tempo reale (facendo risparmiare produttori e agriturismi…)
Basta meno di un metro quadrato per mettere in piedi un caseificio fai-da-te. Il che ne fa, di fatto e di diritto, il caseificio (per di più made in Italy) più piccolo al mondo, economico, sostenibile, polivalente. Un mini-caseificio tascabile, insomma, che consente ad operatori come agriturismi, artigiani, agricoltori e ristoratori di prodursi da sé e in semplicità prodotti che vanno dallo yogurt alla panna cotta. E’ il Cheesemaster, ed è stato creato da Carpigiani, azienda di eccellenza nella produzione di macchine per la produzione di gelato, insieme a Latteria Perenzin, nata all’inizio del 1900, specializzata nella produzione di formaggi tradizionali e biologici di capra, vacca e bufala provenienti da allevamenti veneti.
Cheesemaster, 8 tipi di formaggio
Il Cheesemaster è stato presentato alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona a fine ottobre con l’obiettivo di fornire soluzioni anti-crisi alle aziende agricole e zootecniche che non riescono più a trarre profitti dalla vendita del latte. Una delle soluzioni, per integrare il reddito dell’allevamento, è sviluppare il processo di trasformazione del latte direttamente in azienda, che è proprio la possibilità offerta da Cheesemaster. Che in appena 103 cm di altezza, è in grado di riprodurre tutte le fasi della lavorazione del latte, permettendo di creare con una sola macchina fino a otto tipi diversi di formaggio e yogurt. L’elettronica è stata realizzata per consentire un utilizzo polivalente, generando risparmio di tempo e di energia.
Ristorazione e turismo
In Italia quella del mini-caseificio sta diventando una tendenza sempre più diffusa: sono circa 3.500 quelli attivi in Italia, realtà che si sta allargando anche alla ristorazione e al turismo (resort): locali attrezzati con piccoli laboratori capaci di produrre e servire formaggi in tempo reale, mostrandone tutte le fasi di lavorazione. Le piccole aziende potranno infatti lavorare il latte a vista nel laboratorio e venderlo direttamente anche fresco di giornata, un filo diretto tra produttore e consumatore che porterà anche ad un aumento dei posti di lavoro per famiglie e giovani emergenti.