Dopo l’ultimo investimento milionario, il gigante tedesco delle consegne pensa alla futura IPO e a come sfondare nell’affollato mercato del food delivery
Delivery Hero, il servizio di consegna a domicilio di alimenti con sede a Berlino, ha rastrellato un altro importante investimento. La compagnia ha preso 110milioni di dollari da due misteriosi investitori dei quali la compagnia preferisce non rivelare il nome, con una stima della società che si aggira attorno ai 3.1 miliardi di dollari. Con questo ultimo round il capitale dell’azienda arriva a 1miliardo e mezzo, dei quali 600 milioni raccolti solo nell’ultimo anno.Tra gli investitori che hanno deciso di scommettere sul servizio di food delivery ci sono giganti come Rocket Internet, Insight Venture Partners, General Atlantic e Target Ventures.
Una IPO in arrivo per Delivery Hero?
A quanto pare la compagnia sta anche pensando a una IPO ma, stando a quanto dichiarato a TechCrunch dal CEO Niklas Ostberg, non è chiaro quando verrà presentata. “In questo momento ci godiamo i vantaggi dell’essere privati – ha detto Ostberg – Abbiamo lo stesso sostegno finanziario che avremmo se fossimo pubblici ma possiamo muoverci con maggiore agilità. E questo ci rende i competitor peggiori che ci possano essere. Per questo non ci sono piani certi per una IPO del 2015“.
Un network in espansione
Il network di Delivery Hero ad oggi include più di 200mila ristoranti e processa 10 milioni di ordini ogni mese, generando 165 milioni di dollari di vendite mensili per i suoi ristoranti. La compagnia è attiva in 34 Paesi e ha spazio e voglia di crescere. Per questo ha scelto di seguire la linea di tante altre società che operano nel settore dell’e-commerce food, acquisire per espandersi geograficamente: tra i recenti investimenti ci sono Yemeksepeti, la startup turca di consegne, acquisita per 589 millioni di dollari lo scorso mese e Subdelivery, nell’ottobre del 2014.
Espandersi geograficamente e diversificare le consegne
La strategia degli Eroi delle consegne, però, non sembra riguardare solo l’espansione in altri Paesi ma anche la tipologia dei prodotti. “Siamo dei leader nel nostro settore ma entro la fine dell’anno vogliamo cambiare passo – ha dichiarato Ostberg a TechCruch – restando sempre concentrati sul cibo“. E il cibo, si sa, ha numerose declinazioni: consegna di box con gli ingredienti per un pasto, consegna di prodotti alimentari o di piatti di ristoranti di lusso.
Che sia una strategia volta a differenziarsi rispetto agli altri giganti come Rocket Internet, GrubHub e Just Eat che da tempo affollano il settore del food delivery volendone diventare i leader indiscussi?