Una community da 12mila persone e oltre 500 luoghi segnalati in una mappa interattiva online. Su Crocché non solo ricette da street food, ma anche cultura, storie popolari e tradizioni gastronomiche
“Crocchè è un luogo di incontro, un chiosco, una baracca, un lapino smarmittato, un posto dove si condivide quello che si mangia e si mangia quello che si condivide. Chi ha già le dita unte di fritto può consigliare agli altri il modo migliore per sporcarsi le mani. Chi non sa come farlo può ascoltare gli esperti, scegliere il proprio itinerario, scoprire la città attraverso i suoi sapori”.
Il mondo a Palermo, Palermo nel mondo
Una web experience dedicata solo al cibo da strada, che nasce nella città simbolo dello street food prima ancora che fosse di moda questo termine. Creato dall’idea e dalla passione di tre palermitani doc (Gaetano Lombardo, Vincenzo Puglisi e Sergio Petrona Baviera) Crocchè.it è il sito che geolocalizza lo street food palermitano nel mondo. Una Palermo raccontata ai turisti attraverso le esperienze di chi la abita, ma al tempo stesso la possibilità di vedere in un’unica mappa interattiva i luoghi dove viene realizzata una specialità culinaria palermitana nei vari continenti. Tutto grazie agli aggiornamenti continui di una comunità virtuale sparsa nel mondo e composta ad oggi da oltre 12mila persone. E così tra i cannoli degustati passeggiando sulla Fifth Avenue di New York, ogni palermitano potrà sentirsi come a casa. «A Palermo – racconta Gaetano Lombardo – il cibo parla della città esattamente come può farlo un monumento. Per noi arte e gastronomia sono due forme di cultura equivalenti e il nostro obiettivo è dunque dare il giusto valore a un primato, quello del cibo da strada, che non ha eguali in tutto il mondo per varietà e qualità».
Street food da leccarsi le dita
Il funzionamento di Crocchè è molto semplice: si cerca la tipologia di pietanza che si desidera provare oppure il nome di uno street food che già si conosce, si inserisce la città, e voilà tutti i luoghi dove gustarsi una stuzzicheria. La cucina palermitana, sia dolce che salata, è motivo di vanto e orgoglio per i siciliani, perché non solo è gustosa ma annovera fra le due fila una gran quantità di pietanze. Con Crocchè potrete scoprire le omonime crocchette di patata impanata e fritta e le vere arancine (sì, sono femminili a Palermo!), ma anche frittole, fritturiedda, pane ca meusa, panelle, sfincioni, stigghiole, calzoni fritti, pizzotti, ravazzate e i dolci cannoli, cassate, iris fritte e chi più ne ha più ne metta.
Il progetto
L’idea raccoglie tre sezioni: la prima di stampo didattico che raccoglie una tassonomia di pietanze illustrandone la storia e le caratteristiche, con descrizioni precise di ingredienti e ricette. La seconda è social: la mappa di Crocchè è interattiva e coinvolgente perché aiuta a trovare i luoghi preferiti, dare giudizi, segnalare posti e consigliare i visitatori sulle tappe imperdibili della capitale europea dello street food. La terza è redazionale: nella sezione news si tramandano storie, aneddoti e racconti. Esperienze dai sapori d’altri tempi, tra cibo, ricette, usanze, tradizioni e racconti di mercati e venditori ambulanti, narrate dalle parole di chi vive quotidianamente la gastronomia palermitana.
Dall’online al cartaceo
In occasione di Expo 2015, a settembre, Crocché ha presentato il primo libro dedicato alle pietanze che rendono unico il cibo da strada siciliano nel mondo. Per la prima volta queste tipicità culinarie sono state catalogate in modo sistematico con foto, ricette e una’accurata selezione di luoghi dove degustarle, a Palermo e nel mondo. Dalla tradizione alle specialità sempre nuove della rosticceria e degli abbinamenti dolciari da strada: in poco più di cento pagine è racchiuso un catalogo unico nel suo genere delle pietanze che compongono il patrimonio gastronomico da strada di Palermo e che rendono il capoluogo siciliano un caso unico al mondo