Il 14 dicembre al Palaghiaccio di Milano si terrà il primo Open Summit di Startupitalia, dove tra 100 finaliste verrà scelta la startup dell’anno. Ci sarà anche Marco Gualtieri (Seeds&Chips), che qui spiega quanto vale e quali sono gli scenari sul mercato del food
Senza ombra di dubbio il 2015 può considerarsi l’anno delle startup del food; food-tech, agtech o come preferiamo chiamarlo dell’Internet of Food, della Food Innovation. Lo è per l’Italia che, soprattutto grazie ad Expo Milano 2015, ha visto aumentare esponenzialmente i nuovi progetti, ma lo è certamente a livello global se guardiamo il volume degli investimenti di venture capital che promettono di raggiungere entro la fine dell’anno una cifra record: 6 miliardi di dollari.
Food e innovazione: 5 scenari possibili
Questo record deve però essere letto tenendo presente che è solo l’inizio di qualcosa che sarà molto più grande e crescerà certamente nei prossimi anni sia per il venture capital che, conseguentemente, per il private equity. Il perché lo si può capire con questi sintetici elementi/scenari:
1. Il settore di riferimento per la Food Innovation e molto ampio visto che va dall’agricoltura, fino alle nostre tavole, from farm to fork, ed è a tutti gli effetti il più importante settore industriale del mondo sia in termini di fatturato (40% del Pil mondiale), che di forza lavoro impiegata (35%);
2. Il food ha enormi relazioni ed impatti con le altre due aree più importanti per l’umanità: salute e ambiente;
3. Il food system deve necessariamente essere innovato in tutta la filiera perché così come concepito non può più reggere; è inefficiente e certamente non è in grado di soddisfare la crescente richiesta di cibo e acqua nei prossimi anni dovuta sia allo sviluppo di molti paesi, che alla crescita demografica: 1 miliardo di persone in più in meno di 15 anni e un ulteriore miliardo nello stesso arco temporale successivo. A questo si aggiunge la inarrestabile richiesta di informazioni e di servizi da parte dei consumatori;
4. L’effetto di questo processo di innovazione creerà milioni di posto di lavoro e genererà a livello mondiale nei prossimi anni un impatto sull’economia superiore ai 3 trilioni di dollari;
5. Come in altri settori o forse più di altri settori, qui l’innovazione sarà prevalentemente guidata dalle startup.
20 milioni per le startup che innovano il cibo
E’ evidente che parlando di agricoltura e di cibo, l’Italia ha tutte le possibilità, gli elementi, le competenze e la credibilità per giocare un ruolo da leader in questo settore attirando quindi interesse ed investimenti internazionali. Se a questo aggiungiamo il ruolo e l’effetto di Expo 2015 (che tra le tante cose ha portato anche il Mipaaf ad allocare 20 milioni di euro per startup nell’agroalimentare) ed anche la decisione del Governo di investire risorse importanti per un “centro di eccellenza mondiale in ricerca e innovazione su genomica, cibo, nutrizione e sostenibilità” sul sito di Rho, allora ci sono tutti gli ingredienti per accompagnare una grande opportunità per tutto il sistema Paese, con un ruolo da protagonista giustificato e logico per tutto l’ecosistema delle startup e dimostrare, quindi, che non sono solo una “parola di moda”, ma un fondamentale tassello per affrontare sfide importanti, per la creazione di posti di lavoro e per la crescita economica. Lo ha dichiarato Barack Obama; lo ha dichiarato l’Unione Europea.
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Perché è importante l’Open Summit del 14 dicembre
E’ per questo che l’Open Summit di StartupItalia! sarà certamente una festa dell’ecosistema nazionale, ma soprattutto una opportunità straordinaria per fare incontrare tutti gli attori e fare capire che credere, supportare ed investire nelle startup, vuole dire investire sul nostro Paese. Sul nostro futuro.
Chi vincerà? Ovviamente spero una startup del food. Ma sono comunque sicuro che vincerà l’ecosistema delle startup.
Marco Gualtieri
@_MarcoGualtieri
Per iscriversi all’evento sono disponibili biglietti gratuiti su Eventbrite