“Great! Laboratorio del Gusto” è la nuova piattaforma di crowdfunding del food dedicata al Made in Italy in cucina. Un’idea di Eppela e chef Tomei. Ogni mese un contest, finanziamenti fino a 5000 euro
Al via la piattaforma “Great! Laboratorio del Gusto” per trovare e sovvenzionare (grazie al contributo degli utenti web) le migliori idee a tema cucina. L’Italia si apre ai finanziamenti collettivi: raggiunti i 56,8 mln di euro nel 2015… «Great! è un concetto completamente nuovo in Italia che esalterà le eccellenze nel campo alimentare a 360°, dal cibo agli accessori, dal design alle tecnologie della buona tavola. Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutti, dall’esperto di cucina al semplice appassionato» spiega lo chef Cristiano Tomei, partner del progetto e chef stellato del ristorante L’Imbuto a Lucca.
Il progetto
L’idea nasce dalla volontà di Eppela, prima piattaforma italiana di crowdfunding, di cominciare ad aprire verticalità su Made in Italy e l’imprenditoria nostrana. «Vogliamo sostenere, attraverso uno strumento trasparente come il crowdfunding, i piccoli e medi imprenditori impegnati nell’area food e nella promozione del Made in Italy. Siamo dalla parte di chi ha un’idea, offrendogli gli strumenti basilari per realizzarla, primo tra tutti un test di mercato basato sul preorder online» dichiara Nicola Lencioni, amministratore delegato di Eppela. “Great! Laboratorio del Gusto”, infatti, è stato creato per premiare, attraverso il voto e il finanziamento della rete, progetti legati al mondo della cucina in ogni sua forma: oggetti di design, utensili, ricette innovative, prodotti editoriali, rivisitazioni di piatti tradizionali, eventi gastronomici e molto altro ancora. Ciò che conta è che dia valore, tramite originalità e innovazione, ai sapori e ai saperi della terra italiana. Non ci sono limiti alle idee, come dice lo chef Cristiano Tomei: «Mi è piaciuta subito questa iniziativa perché permette ai creatori di spaziare nel mondo del food come spazia la mia cucina».
Ogni mese un contest
Great! gode della sana competizione di un talent show, ma non lo è. Si può definire quasi una sfida con sé stessi per vedere quanto lontano può arrivare un’idea che spesso nasce per caso fra amici. Ogni mese, infatti, i makers hanno la possibilità di mettersi alla prova tramite un contest nell’ambito del food. Per partecipare basta andare su Eppela, iscriversi e caricare il proprio progetto. Lo scopo è raccogliere proposte valide e sostenibili, che possano trasformarsi, attraverso il sistema di sostegno economico di crowdfunding, in prodotti e servizi. Il meccanismo è semplice: se le proposte ricevute raggiungono almeno il 50% del budget, con un minimo di 100 offerte raccolte, sarà attivato il cofinanziamento a fondo perduto fino a un massimo di 5000 euro. La strada per vedere realizzato il proprio sogno, con la possibilità di entrare nelle cucine di alcuni famosi ristoranti d’Italia, offre anche una seconda chance: l’approvazione può arrivare non solo dagli utenti digitali ma anche dall’esperienza e dalla competenza di uno chef stellato. Cristiano Tomei, infatti, selezionerà periodicamente i progetti che riterrà più meritevoli sulla base dei criteri di originalità, curiosità suscitata nel pubblico durante la campagna, funzionalità e scalabilità del mercato della ristorazione.
Il crowdfunding italiano vale 56,8 mln di euro
Sono in continua crescita le piattaforme di finanziamenti che operano tramite il contributo economico degli utenti digitali. Il perché è molto semplice: il crowdfunding basato sul sistema delle ricompense è la modalità ideale per testare un’idea senza bisogno di investire denaro. In più, andare in banca a cercare dei finanziamenti dopo aver fatto una campagna di crowdfunding permette di presentarsi agli occhi dell’investitore già con un rating e un’approvazione collettiva di migliaia di persone. Sembra proprio che anche l’Italia si stia accorgendo della validità di questo bacino di investimento: una crescita dell’85% in due anni, con 82 piattaforme presenti nel 2015 (69 attive e 13 in fase di lancio), 858 mila donatori e un volume di raccolta complessivo di 56,8 milioni di euro (fonte: Report Unicatt Milano). «La bellezza di un progetto di finanziamenti collettivi è quella di aiutare davvero giovani talentuosi a realizzare valide idee che da soli non sarebbero stati in grado di sviluppare» sottolinea lo chef Cristiano Tomei.