La metà degli oltre 6 milioni di bambini salta del tutto la prima colazione. E quando si fa (in solitudine) dura solo pochi minuti. Tutta colpa della fretta e dei frenetici ritmi di vita di oggi. Che creano danni anche a scuola
La prima colazione sta diventando un fantasma, tra i bambini italiani: appena 4 piccoli su 10 la fanno infatti regolarmente, addirittura oltre un milione non la fa per niente. E sul banco degli imputati c’è anche la fretta: sono infatti sempre meno le famiglie che riescono a dedicare tempo di qualità per la colazione, a cui oggi si concede poco più di 8 minuti. Il risulato incide persino a scuola, o meglio, sul rendimento scolastico: saltare la colazione o non introdurre un’adeguata quantità di nutrienti ha un forte impatto. Secondo gli insegnanti, i bambini che arrivano affamati a scuola fanno più fatica a concentrarsi e non riescono a contribuire al lavoro di classe. Insomma, un disastro.
Solo metà dei bambini
A dare i contorni di un fenomeno sempre più frequente è una ricerca di GfK insieme a una ricerca qualitativa commissionata da Kellogg per capire il punto di vista dei bambini. Il problema è che, appunto, stando ai risultati meno della metà dei 6,3 milioni di bambini italiani tra i 3 e i 13 anni fa tutti i giorni una colazione che prevede alimenti e bevande. Sono 2,6 milioni i bambini che la fanno qualche volta e 1,2 milioni quelli che non la fanno quasi mai. Nel weekend qualcosa cambia e il numero di bambini che fa colazione sale a 4,1 milioni (65% del totale). Rimangono comunque 3,5 milioni i bambini che non mangiano o non bevono a colazione. Una debacle per l’importanza nutrizionale della prima colazione, tanto che il progetto Breakfasts for Better Days™, aiuterà i bambini in stato di povertà in Italia a fare colazione ogni giorno. Dopo la donazione di 6 milioni di porzioni di cereali e snacks per la prima colazione alle 21 sedi di Banco Alimentare nel corso del 2015, nel 2016 Kellogg donerà 200.000 euro per aiutare i 135.000 bambini assistiti dalle strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare a ricevere una prima colazione nutriente.
Appena 8 minuti per la colazione
Il quadro non conforta: le famiglie italiane dichiarano di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e sono consapevoli che questa debba includere una colazione varia e bilanciata, ovvero che contenga carboidrati (cereali, pane, biscotti, ecc), proteine (latte e derivati), vitamine e minerali (frutta). Ma, secondo quanto rilevato da GfK, la situazione reale dei bambini italiani evidenzia come gli attuali ritmi di vita frenetici delle famiglie alla fine incidono anche sulla prima colazione. Alla quale appunto oggi si concede la miseria di appena 8 minuti. E non solo: la maggior parte delle colazioni dei bambini dai 6 ai 14 anni è fatta in solitudine. Uno scenario che cambia in meglio la domenica, quando il 44% dei bambini (2,8 milioni) mangia e beve a colazione insieme alla famiglia. In più esiste anche una questione povertà: in Italia molti bambini non possono fare la prima colazione per indigenza. Sono oltre 4,1 i milioni di persone si trovano in uno stato di povertà assoluta e di queste oltre 1 milione sono minori.