Etichette intelligenti da scansionare con lo smartphone: l’utente potrà tracciare ogni fase della filiera che ha portato il cibo dal produttore al consumatore
Sfruttare la tecnologia blockchain per rendere tracciabile ogni passo della filiera alimentare. E’ il progetto della catena di supermercati Carrefour, fulcro della sua strategia industriale Carrefour 2022. La catena francese di supermercati e ipermercati con sede a Boulogne Billancourt intende sfruttare la tecnologia blockchain proprio a tale scopo, così da informare i suoi clienti sulla provenienza del cibo e sulle varie tappe intermedie che hanno preceduto per ogni lotto l’arrivo sugli scaffali.
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Dal produttore “specchiato” al consumatore “informato”
Come è noto, una blockchain è un database digitale “sicuro”, nel senso che non può essere falsificato, in cui sono archiviate tutte le informazioni utili per gli utenti. Nel settore alimentare può essere sfruttato in modo che ogni parte lungo la catena di approvvigionamento (produttori, trasformatori e distributori) possa fornire informazioni sulla tracciabilità del loro particolare ruolo per ogni lotto (date, luoghi, fabbricati agricoli, canali di distribuzione , potenziali trattamenti, ecc.), così da garantire informazioni non solo circa la provenienza (si pensi al caso delle uova contaminate dal fipronil che ha allarmato mezzo Vecchio continente la scorsa estate) ma anche eventuali trattamenti subiti dalle merci che possono suggerire all’utente di rivolgersi a prodotti più genuini o più controllati. Dall’altro lato, fanno sapere dall’azienda d’Oltralpe, per gli allevatori sarà un modo per reclamizzare i propri prodotti, dimostrando la cura e l’attenzione dedicato a culture e ai capi di bestiame.
Al via la “sperimentazione” sui polli di Auvergne
Tutto questo sarà possibile grazie a etichette intelligenti apposte sul cibo: l’utente potrà scansionarle con lo smartphone e visualizzare, in tempo reale, ogni informazione. Al momento, in Francia, Carrefour sta già utilizzando la tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità di una delle sue iconiche linee di prodotti animali: il pollo di Auvergne, di cui vende ogni altro oltre un milione di pezzi. Scansionando il pollo, i consumatori saranno in grado di scoprire dove e come ogni animale è stato allevato, il nome dell’agricoltore, quale mangime è stato usato (se sono stati nutriti con cereali e soia francesi, senza OGM, ecc.), quali trattamenti sono stati usati (antibiotico -free, ecc.), eventuali etichette di qualità, e dove sono stati macellati (se è un prodotto a km zero oppure no).
Carrefour: altri 8 prodotti entro il 2018
Entro la fine del 2018, assicurano dalla Francia, tale procedimento coprirà altri otto tipi di prodotti, tra cui: formaggio, latte, arance, pomodori, salmone e bistecca di manzo macinata. “Diventare il leader della transizione alimentare è lo scopo che Alexandre Bompard ha fissato per il gruppo Carrefour”, ha detto Laurent Vallée, segretaria generale di Carrefour e responsabile della qualità e della sicurezza alimentare. “Fare uso della tecnologia blockchain è un passo esemplare nel raggiungimento di questo obiettivo. Questo è il primo in Europa e garantirà ai consumatori una completa trasparenza per quanto riguarda la tracciabilità dei nostri prodotti “.