Dopo le critiche degli scorsi mesi, Farinetti cede al fascino di Bezos. Così Amazon comincerà a distribuire i prodotti di Eataly a New York e Chicago. Abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Eataly.net per farci spiegare come funzionerà
Dopo aver dichiarato, nemmeno sette mesi fa, che non ci capivano niente di cibo e aver lanciato un orto 2.0 per fargli la guerra Oscar Farinetti ha ceduto al fascino americano e ha firmato l’accordo con Amazon per distribuire il cibo del suo amato Eataly negli Stati Uniti.
Prima di cominciare a tremare per il possibile arrivo dei furgoncini di Jeff Bezos anche in Italia, però, è bene precisare che il servizio di consegne a domicilio di prodotti eataliani avrà luogo solo a New York e Chicago si tratterà di un esperimento pilota. Il gigante dell’e-commerce, infatti, vuole testare il servizio dove si sente più sicuro ed efficiente per per replicarlo in altre realtà.
Una nuova sfida che frutterà al patron di Eataly un giro d’affari di tutto rispetto. Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, infatti, gli esperti americani sostengono che il business potrebbe arrivare poco sotto i 100 milioni di dollari entro la fine del 2016.
L’accordo, che è stato definito nella tarda serata di ieri, porta la firma di Nicola Farinetti, figlio del patron di Eataly, che guida il gruppo nel Nord america e riguarda eataly.net. Per capire qualcosa di più su questa collaborazione abbiamo sentito Andrea Casalini, amministratore delegato di eataly.net:
Come funzionerà il servizio?
L’esperimento riguarderà Prime Now, il servizio di Amazon che consente di consegnare in grande rapidità i prodotti richiesti dai clienti
Alla fine avete deciso di collaborare con Bezos, perché?
Si tratta di una delle sperimentazioni possibili. Il marchio è importante e funziona benissimo.
Diciamo che Farinetti ha cambiato idea rispetto a quando diceva che non capivano niente di cibo?
No, non ha cambiato idea. Questo accordo mette insieme il loro punto di forza con il nostro che è la comprensione del cibo. Tutta la parte di cultura del cibo rimane interamente nostra. La questione è strategicamente rilevante nell’ottica di Eataly.net, per capire se questa suddivisione dei ruoli può proseguire.
E cosa dice a chi teme l’arrivo dei camioncini di Amazon anche in Italia?
Il mercato italiano e quello americano sono molto diversi. Questo esperimento è solo a New York e Chicago. E si ferma lì.