Con il titolo “This must be the place”, il 29 gennaio il TEDx Torino racconterà il mondo dei prossimi 10 anni, visto da chi sta già studiando per immaginarselo e lavorando per cambiarlo
Dove pranzeremo, tutti i giorni, fra 10 anni? Quali sono le tendenze che ci aspettano? Ma soprattutto, chi le determinerà?
Luca Iaccarino, giornalista gastronomico e Food Editor di EDT Lonely Planet, sale sul palco di TEDxTorino 2017 per raccontare la sua idea, che è anche la sua speranza. E cioè che tra tanti riflettori puntati sull’alta gastronomia, uno s’accenda sulla ristorazione quotidiana, sulle trattorie in cui, ogni giorno, mangiano 13 milioni di italiani. 13 milioni di pasti totalmente ignorati dai mass media se non da LEI, la Grande Sorella: La Rete.
TripAdvisor è bene? È male? Quale sarà il futuro dei social che misurano il gradimento dei locali? Che responsabilità avrà ciascuno di noi nel determinare il cibo domani?
Quello che si racconterà a Torino il 29 gennaio è il mondo dei prossimi 10 anni, visto da chi sta già studiando per immaginarselo e lavorando per cambiarlo.
Un giorno. 29 gennaio 2017.
Un titolo. This must be the place.
Un tema (I Luoghi) e tre sessioni (Le Persone, Il Cambiamento, Il Pianeta) per svilupparlo.
Il modello, ormai diffuso, è quello di TED, l’organizzazione no profit americana nata nella Silicon Valley per andare alla “ricerca di idee che meritano di essere diffuse” e condividerle.
I TED saranno 23. Ogni ospite avrà tra i 5 e i 14 minuti per salire sul palco e parlare della propria idea.
Oltre a Luca Iaccarino saliranno sul palco Gianluca Boggia, a ragionare su carcere e lavoro, Guido Avigdor, guru del mondo della comunicazione. Parole e musica, talk e installazioni artistiche.
Interverranno anche i MYBOSSWAS, recenti vincitori di Biennale College in una performance fra musica acustica, musica elettronica, video e animazioni.
Il programma è fitto. 23 interventi in 3 sessioni e nelle pause la possibilità di conoscerci, scambiare idee e opinioni.
Le telecamere filmeranno ogni intervento, perché possa essere messo in rete e diventare davvero patrimonio di tutti, attraverso una miriade di canali, a cominciare da Facebook, Flickr e Youtube.