Dagli sviluppatori tedeschi di Daedalic Entertainment arriva una godibilissima avventura primordiale
Uscito ormai sei anni fa anche su Nintendo Switch, il gioco oggetto della nostra odierna recensione, Fire Ungh’s Quest, è sicuramente un’ottima avventura punta e clicca, capace di divertire tanto gli appassionati che hanno trascorso ore e ore tra i pirati di Monkey’s Island, tanto i giocatori più giovani, che potrebbero essere irretiti dall’indubbia qualità grafica del gioco della tedesca Daedalic Entertainment.
Una nuova recensione per Fire Ungh’s Quest
Torniamo dunque a recensire Fire Ungh’s Quest, sebbene in molti, tra voi, sicuramente lo conosceranno già. Ma l’approdo su Nintendo Switch rende necessario quantomeno spolverare il giudizio che abbiamo dato ai tempi dell’uscita dell’originale.
Anzitutto, una precisazione: Fire Ungh’s Quest di cui parliamo in questa recensione non differisce affatto dal titolo originale che potreste aver giocato per esempio su Wii U, potendo contare, al più, di una maggiore definizione a schermo.
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Ci ritroviamo così ancora una volta nei succinti e tigrati panni di un cavernicolo che, bandito dalla propria tribù per non aver conservato il fuoco sacro nella notte in cui sarebbe dovuto restare di guardia, dovrà tentare di riprenderlo direttamente dalla fonte (un pericolosissimo vulcano) per riportarlo al villaggio da eroe. Anche perché senza fuoco i suoi amici sono spacciati. Tra il dire e il fare, però, si posiziona una mezza valanga di enigmi divertentissimi e pure piuttosto ostici, tutti naturalmente a tema con l’ambientazione e l’ottima caratterizzazione cartoon (il character design colorato e grottesco ha un che di Rayman…) di cui è imperniata l’avventura.
Di fatto, ogni missione si conclude recuperando una lucciola che sblocca l’accesso allo stage successivo. Oggi come allora, Fire Ungh’s Quest risulta un titolo estremamente godibile pur nella sua brevità. Da appassionati del genere dobbiamo difatti ammettere che gli enigmi sono, in genere, piuttosto elementari e in più le smorfie del nostro alter ego primitivo daranno preziosi suggerimenti per arrivare a una pronta soluzione. Viceversa, setacciare gli scenari alla ricerca delle preziose monete d’oro è un compito che richiede un po’ di attenzione in più.
Ma il punto di forza, come già si anticipava, è la veste grafica: scenari e personaggi sono semplicemente deliziosi, colorati e ottimamente caratterizzati. Fattore, questo, che rende l’avventura gustosissima dall’inizio alla fine.