La piattaforma al vertice dei download sull’App Store di Apple: ecco come funziona, nel dettaglio, e come guadagnare, acquistare o donare ward
Nel giro di una settimana ha superato i 350mila download in Italia. WeWard è l’applicazione che intorno al camminare, e al nostro movimento, ha costruito un sistema di pagamenti, incentivi e di partnership con gli sponsor. Non dissimile da alcuni tentativi visti in passato ma, come spesso accade, con un progetto più completo e una piattaforma curata. E con soldi veri in ballo. Da una settimana è al vertice delle applicazioni gratuite più scaricate sull’App Store di Apple.
Già distribuiti 2 milioni di euro in Italia
Ad oggi l’applicazione ha ricompensato i propri utenti italiani con due milioni di euro, di cui 60mila sono stati devoluti sotto forma di donazioni. La piattaforma ha raccolto un grande successo in Francia, dove è stata lanciata nel 2019. L’anno seguente, in piena pandemia, ha esordito in Belgio ed è sbarcata in Spagna lo scorso giugno. Ora, appunto, è il momento del mercato italiano.
Ma come funziona WeWard? L’app – gratuita – incoraggia gli utenti a muoversi e camminare, assegnando un valore in “Ward” (la valuta interna) in base ai passi effettuati in una certa giornata. Per esempio, 1.500 passi equivalgono a 1 W, 3mila a 3 W, 6.500 a 6 W e così via, fino a 25 W per 20mila passi. Questi ward si guadagnano non solo camminando ma anche visitando specifiche attrazioni segnalate sulla mappa, in una singolare opportunità in chiave turistica, partecipando a sondaggi o sfide con gli amici, guardando video pubblicitari o acquistando dai partner elencati nell’app, alla sezione “Promozioni”. Un esempio? Su Zalando Privé ogni euro speso dà diritto a 12 W, su Asos a 6 W, su About You a 15 W e così via. In modo non differente – il meccanismo è pur sempre quello del cashback – da quanto accade su alcune superapp finanziarie come Revolut. Ad aiutare un simpatico panda-trainer che, al primo accesso, fornisce tutte le indicazioni utili.
Quel credito di ward può essere convertito in denaro e accreditato su un conto bancario, in voucher o carte regalo per effettuare acquisti o lasciato in beneficienza, partecipando a specifiche campagne segnalate sull’applicazione. Sono oltre 500 i partner di WeWard fra catene e negozi indipendenti: tra questi Nike, Decathlon, H&M, Booking, Marionnaud, Foot Locker, Converse, SoShape, Barner e altri.
Salute, sostenibilità e territorio: gli obiettivi di WeWard
Mettendo il movimento al centro della vita quotidiana, WeWard ha voluto adottare un approccio eco-responsabile, puntando a realizzare un sistema che favorisca il raggiungimento personale di tre obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. Quello sulla salute, visto che la sedentarietà rappresenta il quarto fattore di rischio di morte nel mondo. Per contrastarla, l’Oms consiglia di fare circa 10mila passi al giorno. Grazie a WeWard, le persone sono stimolate a camminare “ed è dimostrato – spiega una nota – che, con l’uso dell’app, camminano almeno il 24% in più”.
Poi la sostenibilità: camminare rappresenta il mezzo di trasporto meno inquinante e a impatto zero sull’ambiente. Ad oggi, gli utenti che utilizzano WeWard hanno consentito di risparmiare ben 184 milioni di tonnellate di CO2. Infine la valorizzazione del territorio: attraverso i percorsi suggeriti dall’app, le passeggiate si trasformano in un’occasione per visitare luoghi nuovi e scoprire o riscoprire la città, i suoi siti culturali e i suoi negozi. WeWard conta più di 5 milioni di utenti attivi e ha remunerato gli oltre 2.245 milioni di chilometri percorsi.
Il Ceo Benchimol: “Entro il 2022 a 15 milioni di utenti”
“Siamo nati nel 2019 con l’intento di sviluppare una app che fosse utile alle persone e che allo stesso tempo le aiutasse a socializzare, a visitare quanto di più bello offre il territorio come parchi, ville, monumenti e facendo del bene a sé stessi, al pianeta e alla comunità locale. Il nostro obiettivo è di arrivare a 15 milioni di utenti entro fine 2022 e consolidare la nostra rete di partner, principalmente di prossimità presenti nei piccoli centri abitati” ha commentato Yves Benchimol, ingegnere laureato all’École Polytechnique de France, esperto di geolocalizzazione, intelligenza artificiale e retailtech (tecnologia applicata al settore della distribuzione). E ovviamente Ceo di WeWard.