Anche post-lockdown i colori hanno una forte incidenza nella nostra mente. Tra i sogni più ricorrenti in questo periodo: la malattia, la paura, la morte
Nella fase 2, post lockdown, sono tante le sfaccettature psicologiche con cui ci si trova a fare i conti. Tra quelle forse meno evidenti c’è la psicologia del colore e il tema dell’interpretazione dei sogni, che tanto fu caro a Freud da rivoluzionare la psicoanalisi.
A livello inconscio, come i colori incidono nella nostra quotidianità e che significato ha quello che sogniamo in questo periodo critico? Ne abbiamo parlato con la psicologa, influencer e giornalista Elisa Sergi, che, su Instagram (dove conta più di 12.500 follower), ha dato vita a format di approfondimento in merito a questi argomenti. Ad affiancare il lavoro della redazione c’è, come sempre, Marta Falorni, Talent Manager di Hoopygang. La dottoressa Sergi accompagna le dirette, in genere il martedì e il giovedì su IGTV, con articoli di approfondimento pubblicati sul suo blog. Instagram ma anche Facebook, TikTok e LinkedIn sono i suoi social di riferimento.
Elisa Sergi
Psicologia del colore, che cosa è?
Che cosa si intende con il termine “psicologia del colore”?
“La psicologia del colore indaga le sensazioni che colori e tonalità trasmettono agli esseri umani. Tema centrale è la soggettività. Perché, dunque, un soggetto preferisce un colore rispetto a un altro? Quando indossiamo un abito, ad esempio, andiamo alla ricerca di sensazioni. Per quanto mi riguarda, in questo periodo odio il nero e indosso t-shirt fluo. In questo capitolo della psicologia rientra anche la scelta del make up. Le tonalità di rossetto o di ombretto dicono molto sullo stato d’animo personale”.
Quando, invece, si subisce l’influenza del colore?
“Quello che ci circonda ha un’incidenza sul nostro stato d’animo. Per questo è essenziale essere consapevoli del nostro stesso benessere e di quello che ci fa sentire bene. Capita, infatti, che si decida di cambiare colore alle pareti, spostare quadri o oggetti di design che, in quel particolare momento, non ci piacciono disposti in quella maniera”.
Perché ha deciso di lanciare un format su Instagram e che potenzialità hanno, secondo lei, i social network in campo psicologico?
“Credo che i social abbiano un impatto molto forte sulla società. Sono cresciuta a contatto con persone disagiate, mia mamma lavorava in un centro di salute mentale e, in un certo senso, la psicologia clinica e della salute è un po’ una passione di famiglia. Nella mia vita non mi sono dedicata solo a questo, ma ho fatto anche la giornalista e la conduttrice in televisione, pertanto diciamo che ero già un volto noto. Ho pensato, dunque, di conciliare la potenzialità dei mezzi di comunicazione con cui già avevo dimestichezza con la psicologia. Sui social vedo tantissimi fashion blogger e influencer nel campo della moda e pochi colleghi, invece. Pertanto, spero di potere contribuire ad allargare la cerchia. Vedo che, comunque, sto ottenendo un buon riscontro trattando di temi di approfondimento in questo campo, a testimonianza che gli utenti non sono interessati solo al fashion”.
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Sogni ricorrenti in tempi di Covid-19
Parliamo del tema dei sogni, altro aspetto che tratta nei suoi format. Ci sono sogni che sono stati più ricorrenti in questo periodo?
“Diciamo che rispetto a quanto mi hanno raccontato le persone con cui sono in contatto posso dire che la morte, la malattia e la paura sono i temi che più hanno prevalso in campo onirico durante e post lockdown. Più in generale, il sogno è un messaggio che il nostro inconscio ci trasmette, un messaggio di difficile interpretazione perché legato alla sfera personale del soggetto. Per interpretare correttamente un sogno, infatti, è fondamentale capire la sensazione che si è vissuta in quel momento. Ad esempio, in riferimento ai temi di cui accennavo prima, sognarsi di essere ammalati, di morire o di avere paura può sì significare un senso di ansia e angoscia per una situazione vissuta nel presente o per il futuro ma, al contrario, può anche voler trasmettere una voglia di rinascita e di ritorno alla vita. Tutto dipende dalla sensazione che il soggetto ha avuto in quel momento. In questo senso, siamo noi stessi i migliori interpreti dei sogni“.
Perché ha deciso di approfondire questa tematica su Instagram?
“Quello che propongo nei format che, in genere, lancio il giovedì o il venerdì su IGTV, è un invito che rivolgo alle persone a capirsi di più attraverso i sogni. La dimensione onirica è ricca di simbolismo e personalizzazione. Per questo consiglio sempre di stilare un diario, da scrivere al mattino appena svegli, annotando quello che ci si ricorda del sogno. Sensazioni, scene, simboli, tutto è utile a comprendere meglio noi stessi. I video che lancio, dove l’intrattenimento e la psicologia sono a stretto contatto, hanno il fine di stimolare l’attenzione su questa tematica”.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
“Mi piacerebbe approfondire ancora di più il tema dell’armocromia. Interessante è anche l’ambito dell’ecopsicologia, la branca della psicologia che si occupa di ambiente. Inoltre, sto pensando a un format, legato alla psicologia dei colori che coinvolga anche il fashion. La ricerca degli abiti ha delle componenti psicologiche interessanti da analizzare. Si dice, infatti, che ognuno di noi sviluppi massimo tre stili del fashion differenti. Mi piacerebbe approfondire questo campo insieme a style coach esperte”.