Strategia e conquista dei territori. Sulla console Sony il titolo della software house Abrakam
Chi scrive non sentiva parlare da parecchi lustri di carte collezionabili. La prima adolescenza passata a costruire i mazzi più forti, scambiando le carte rare con gli amici all’oratorio per sfidarli in ogni situazione (dal negozio di fumetti, dove si riuniva la fauna nerd, fino al lettino a bordo piscina). Che nostalgia. Per questo è stato un tuffo nel passato prendere in mano un titolo come Faeria, disponibile anche su PlayStation 4, dove il gamer si siede a un tavolo virtuale per affrontare gli avversari in un’ambientazione che ci ha ricordato molto da vicino il mondo fantasy di Magic. Ma con le carte fisiche si poteva utilizzare appena l’immaginazione (e non era affatto poco) per figurarsi scontri epici tra creature, mostri e maghi. In questa nuova versione videoludica abbiamo davanti a noi tutta la potenza di un gioco di carte che crea la giusta atmosfera per gli appassionati che vogliono qualcosa in più.
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Faeria: datemi un mazzo
Faeria offre un gameplay che va oltre la paziente strategia di una partita a carte. C’è un campo di gioco da costruire per scontrarsi contro le armate nemiche, quasi ci trovassimo in una nuova versione degli scacchi. Con un mazzo di 30 carte potremo sfidare gli avversari e i boss in una lunga serie di lotte. Oltre a conoscere bene i propri punti di forza, è opportuno studiare i territori da costruire (montagna, foresta, deserto e lago) e su cui andranno poi posizionate le nostre creature.
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Come in un gioco di carte, Faeria si sviluppa in turni. Una volta che avremo completato le nostre mosse dovremo cliccare su “end turn” per attendere la reazione dell’avversario, sperando di aver fatto bene i conti. Gli amanti dei giochi di carte collezionabili ritroveranno un’atmosfera credibile e originale che gli sviluppatori della software house belga Abrakam hanno realizzato per un’esperienza di gioco che può spingersi fino alle cento ore complessive.
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