Questa è la vera hit estiva
Premessa: noi adoriamo Meat Boy. La storia di questo videogioco indie ha attraversato l’ultimo decennio videoludico inanellando una serie di successi e apprezzamenti da parte del pubblico e della critica. Le corse pazze dei pezzi di carne hanno fatto gioie e dolori per i gamer amanti della saga, caratterizzata da un’estetica esplicitamente splatter e un approccio decisamente irriverente. Dr. Fetus’ Mean Meat Machine, sviluppato da Team Meat, è un esperimento ben riuscito che fonde quel mondo politicamente scorretto al gioco antico del Tetris, in cui la combinazione vincente dei colori consente di passare al livello successivo.
Disponibile su tutte le console (next gen compresa) e su Steam, Dr. Fetus’ Mean Meat Machine mantiene gli storici protagonisti della saga. Dr. Fetus, il cattivone di turno, vuole creare un clone di Meat Boy. La storia in sè si racchiude in pochissime righe e lascia invece spazio alla ciccia vera e propria. Il gameplay di questo titolo è divertimento all’ennesima potenza e darà modo a chi non ha giocato per esempio a Super Meat Boy Forever di farsi le ossa (e rompersele) prima di buttarsi magari in un altro episodio della saga.
In schermate fisse, ma perfettamente in linea con la lore del videogioco, abbiamo il compito di combinare i pezzi di carne che scenderanno dall’alto dello schermo, adagiandoli alla base irregolare per far in modo che i gruppi di colori generino un’esplosione di sangue, facendo salire il livello della barra che, al completamento, ci condurrà al livello successivo.
Non illudetevi: Dr. Fetus’ Mean Meat Machine non è una banale replica di Tetris. Gli scenari di gioco evolvono alla svelta: dalla tradizionale schermata pulita e senza ostacoli si passa a scenari più appuntiti e pericolosi. Seghe rotanti, ostacoli volanti e altre diavolerie andranno a riempiere il terreno di gioco rendendo le cose molto più sfidanti. Dr. Fetus’ Mean Meat Machine è un titolo che vi darà filo da torcere, ma grazie all’incredibile varietà dei livelli non vi ritroverete mai (questo è una promessa) in una situazione già vista. L’hit estiva è garantita, peccato soltanto non poterla condividere in multiplayer (clamorosamente assente).