La startup spagnola Chibig porta in orbita Harvest Moon e ottiene un bizzarro miscuglio tra lo stile artistico di Super Mario Galaxy e l’immaginario de Il Piccolo Principe
Qualche tempo fa ci stupimmo tutti del fatto che la Cina fosse riuscita a far germogliare semi di cotone sulla luna. Un gran risultato, senza dubbio, ma non per la startup innovativa Chibig, con sede a Valencia, desiderosa di colonizzare presto nuovi pianetini installandoci sopra vere e proprie fattorie spaziali. Tutto questo, chiariamolo, accade in un videogioco: Deiland – Pocket Planet Edition, nuova trasognata IP di questa piccola ma arrembante startup che ci aveva già rapiti con l’onirico Summer in Mara.
Coltivando zucchine spaziali in Deiland
In Deiland – Pocket Planet Edition bisognerà prendersi cura di una fattoria (se ricordate la cura dei campi era un tema presente anche nel già citato Summer in Mara, benché fosse poi annacquato da un’avventura che ci portava a esplorare un piccolo arcipelago) e del piccolo pianeta su cui sorge. Impersoneremo una sorta di Piccolo Principe, un ragazzo che non si sa bene come e perché viaggia per i pianeti e incontra i personaggi più strambi dell’universo. Giunto sull’asteroide adatto, avrà inizio il gioco.
All’inizio alloggeremo in una tenda, come in Animal Crossing, ma poi, anche grazie al via vai di assurdi figuri che verranno a trovarci – non tutti amichevoli: attendetevi visite piratesche… -, riusciremo a costruire la nostra fattoria, ampliando il catalogo di oggetti e, dunque, di azioni disponibili e anche il novero di posti in cui potremo recarci al di fuori del nostro sassolino intergalattico. Ovviamente col limite rappresentato dalla barra dell’energia: terminata la stamina sarà necessario per il nostro alter ego riparare sotto le coperte e rimandare le avventure al giorno successivo.
Sì, perché da buon emulo di Harvest Moon / Story of Seasons (la lite tra sviluppatore e produttore ha creato di fatto due saghe bucoliche parallelo), anche in Deiland – Pocket Planet Edition oltre alla cura dei campi e di qualche animale da cortile occorrerà trascorrere il proprio tempo e impiegare la propria stamina compiendo diverse side quest, che richiederanno ora di pescare, ora di costruire utensili e steccati o rinvenire minerali preziosi nelle miniere. Il prodotto spagnolo non manca poi di strizzare l’occhio a Rune Factory, la variante epica-fantasy di Harvest Moon, permettendovi di combattere con un buon numero di mostri che precipiteranno sul vostro pianeta attraverso meteoriti. Tra l’altro, segnaliamo la simpatica trovata di poter ruotare il pianeta a piacimento all’arrivo degli asteroidi così da poter mettere al riparo le proprie colture mettendo la faccia interessata “in ombra” ed esporre al rischio crateri esclusivamente le zone brulle.
Al centro della meccanica di gioco di Deiland – Pocket Planet Edition troviamo il crafting. Sarà infatti essenziale raccogliere ogni sorta di materiale (legno, sassi, minerali preziosi…) per riuscire a creare una pluralità di oggetti indispensabili per proseguire con il gioco, mentre sullo sfondo le stagioni continueranno ad alternarsi, portando nuove colture ma anche nuovi nemici e nuovi eventi. Ma mentre le rocce spuntano da sole, per avere sempre legna a disposizione occorrerà seminare alberi a spron battuto, avendo cura di porli a dimora vicino all’acqua, eventualmente anche pozzi e fontane creati da noi. Tutto questo innesca una spirale virtuosa di cura del piccolo pianeta: per evitare di desertificare questa zolla che vola nel cosmo, prima di prelevare le materie prime dovrete assicurarvi di essere in grado di rimpiazzarle con altre. Un messaggio ambientalista che il gioco veicola per far crescere giovani consapevoli dell’impatto di ciascuno sulla vita dell’ecosistema.
Rispetto a Summer in Mara, Deiland – Pocket Planet Edition offre un’ambientazione più raccolta e meno dispersiva, che ci ha permesso di concentrarci sullo scopo del gioco senza troppi giri inutili. D’altra parte, se comparato con Harvest Moon, si avverte un po’ troppo l’assenza della possibilità di fare un salto nel villaggio vicino e pure di conoscere l’anima gemella, azioni che uno compiva per distrarsi un po’ dal lavoro nei campi, altrimenti troppo ripetitivo. Siamo invece felici di ritrovare intatto il bagaglio immaginifico che già sorreggeva Summer in Mara, la precedente (nonché prima) avventura di questa startup innovativa di Valencia. Anche Deiland – Pocket Planet Edition presenta un comparto artistico ispirato e delizioso (la palette cromatica ricorda Super Mario Galaxy), con personaggi ben caratterizzati, anche se purtroppo manca la traduzione dei testi in italiano.
Insomma, Deiland Pocket Planet Edition è un Harvest Moon in versione spaziale ma, nel contempo, ridotta, anche se proseguendo le avventure non mancheranno, così come i brevi momenti di esplorazione. Ci è piaciuto molto l’idea di avere tutto a portata di mano dovendoci prendere cura di un pianeta a dir poco minuscolo: velocizza e non poco il gameplay che, di norma, in giochi simili, risulta solitamente troppo dispersivo. Di contro, è anche vero che, senza distrazioni di sorta, la ripetitività è pronta ad assalirci già dopo poche ore di gioco e non tutti potrebbero avere la pazienza di aspettare che si concluda anche solo la prima stagione di gioco (la primavera), che a conti fatti dura un’oretta o poco più, per vedere cosa vi attende in quella successiva. E sarebbe un gran peccato, perché il titolo è costellato di piccole sorprese ma, come il mestiere del contadino, anche Deiland Pocket Planet Edition non è per tutti…