One Up Plus è una software house indie australiana. Marito e moglie sviluppano titoli da oltre 10 anni
I tower defense non sono il genere che ha avuto maggior successo nel panorama gaming, ma la loro logica di base – difendere un punto specifico sulla mappa da orde di nemici – può essere mescolato ad altre meccaniche ottenendo risultati niente male. Defend the Rook, disponibile anche sulla next gen di Xbox, è opera della software house One Up Plus, realtà indie di Sydney, in Australia, che a giudicare dal portfolio di titoli è animata da una grande passione per la cultura nerd alla D&D. Il team è composto da marito e moglie, inseparabili pure sul lavoro fin dal 2012 quando hanno dato il via alla loro startup.
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L’obiettivo dei vari livelli di Defend the Rook è uno e uno soltanto: difendere, appunto, la torre dagli attacchi nemici. A livello grafico l’indie è un prodotto pregevole, con una estetica votata all’universo cartoon, con personaggi e villain ben caratterizzati. Le schermate sono sempre fisse, con una situazione di gioco che metterà il gamer a confronto con scacchiere irregolari sulle quali noterà le varie pedine già posizionate, alle quali dovrà dare ordini per stabilire le sorti della battaglia. Oltre alle meccaniche tower defense, troviamo anche elementi roguelike che aumentano il livello di sfida togliendo punti di riferimento al giocatore.
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Le animazioni di Defend the Rook sono ben riuscite e contribuiscono così a dare al titolo una propria solidità. A livello di esperienza complessiva ci sentiamo senz’altro di suggerire questo videogiochi a chi è appassionato di gdr a tema fantasy, con tante specifiche da tenere in considerazione tra poteri di attacco e di difesa. Una volta riempita di pedine, il colpo d’occhio sulla scacchiera di gioco è davvero notevole.