Da Event Horizon una proposta dalla lore convincente. Prezzo e rigiocabilità valgono l’esperienza
In un mondo steampunk, risvegliatosi lentamente da un lungo periodo di guerra, la soluzione per un futuro di prosperità sta nelle proprie radici. Malakai e Kaela sono i protagonisti di Dark Envoy, RPG indie sviluppato dallo studio polacco Event Horizon, disponibile su PC. Preparatevi ad andare a caccia di reliquie all’interno di dungeon, sempre pronti a combattere con uno stile di gioco che mescola il real time a un dosaggio intelligente del tempo, che potremo rallentare o addirittura bloccare.
Dark Envoy racconta la storia di un pianeta distopico, in cui l’esplorazione è uno degli elementi portanti. Pur non essendo un open world, si ha da subito l’impressione di approcciarsi ad un universo narrativo solido e dalla lore parecchio ramificata. I cliché non mancheranno, tanto che la storia non rappresenta certo la parte principale dell’esperienza.
In Dark Envoy i combattimenti giocano un ruolo centrale e comportano uno studio profondo del terreno di gioco. Il combat system va assorbito senza fretta, soprattutto perché siamo al cospetto in un real time che in qualche maniera scimmiotta il combattimento a turni.
Come RPG Dark Envoy garantisce un elevato grado di personalizzazione, soprattutto dei personaggi. Le classi di eroi non sono certo moltissime -Guerriero, Mago, Ingegnere e Ranger – ma le loro peculiarità garantiscono una certa varietà agli scontri, già particolarmente pirotecnici. Pesano tuttavia alcuni bug e le animazioni non sempre fluide dei personaggi. Come prodotto RPG ha evidenti limiti, ma la rigiocabilità e il prezzo competitivo ne fanno un prodotto indie con una personalità propria.