Le novità che scattano dal primo luglio riguardano commercianti e titolari di partita IVA
Da oggi, mercoledì primo luglio, sono in vigore le nuove disposizioni che limitano l’utilizzo del contante per favorire il ricorso ai pagamenti digitali, contrastando così l’evasione fiscale. La nuova cifra massima che si può spendere in banconote è scesa da 3mila a 2mila euro e, secondo i piani dell’esecutivo, l’obiettivo è quello di fare scendere, entro il 2022, il tetto ai mille euro come era stato disposto dal Governo Monti quasi dieci anni fa. Le pene per chi violerà questa nuova stretta sul contante possono arrivare a 50mila euro per ogni operazione.
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Contante e obbligo di POS
L’altra novità che scatta da oggi riguarda il POS per i professionisti e titolari di partita IVA: per tutti questi è obbligatorio accettare pagamenti cashless con bancomat o carta di credito. Ogni commerciante è inoltre tenuto a informare la clientela di questo servizio che, come abbiamo visto in questi mesi, è stato fortemente suggerito anche per evitare il contatto e lo scambio di banconote.
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Anche in questo caso sono previste sanzioni per quei professionisti o commercianti che non accettano pagamenti cashless. Il sito Datalog, che cita le fonti legislative, spiega che «per chi si rifiuterà di utilizzare il POS è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento».
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D’altra parte il Governo ha scelto di non adottare soltanto una misura punitiva per favorire questo processo. Infatti sono previsti incentivi per il POS, in base alla Legge di Bilancio 2019, con una detrazione del 30% sulle commissioni versate per ogni transazione.