Il passaporto digitale attestante la vaccinazione anti Covid-19 sarà contenuto in una app dello smartphone
L’Australia adotterà una misura di selezione di chi arriva nel Paese per piacere, turismo o lavoro particolarmente rigida perché non intende ritornare nell’incubo epidemico a causa di nuovi casi importati. Pertanto, finché il Coronavirus continuerà a rappresentare una minaccia, si prepara a richiedere ai passeggeri internazionali in arrivo una certificazione che siano stati vaccinati contro il Covid-19. Chi non la dovesse avere sconterà inevitabilmente il periodo di quarantena prima di poter girare liberamente.
L’Australia pensa al passaporto digitale
Lo ha detto il ministro della Salute, Greg Hunt, spiegando che quando il Paese riaprirà i propri confini e nel mondo si tornerà a viaggiare liberamente, la vaccinazione, o una stretta quarantena di due settimane, saranno condizioni necessarie per entrare in Australia. “Ci aspettiamo che le persone che arriveranno in Australia mentre il Covid-19 continua ad essere una malattia significativa nel mondo, siano vaccinati oppure vadano in isolamento”, ha detto. “Con i risultati promettenti delle sperimentazioni di vaccini, gli australiani potrebbero cominciare a ricevere dosi anche da marzo”, ha aggiunto. Stesso messaggio è stato lanciato dal ceo della Qantas, Alan Joyce, che ha annunciato che i viaggiatori internazionali in partenza dovranno essere vaccinati contro il Covid-19 per volare con la compagnia di bandiera, aggiungendo di aspettarsi che simili regole vengano probabilmente adottate su scala globale.
Il passaporto digitale attestante la vaccinazione anti Covid-19 sarà contenuto in una app dello smartphone. Quanto ai voli domestici della Qantas e dell’affiliata low cost Jetstar, Joyce ha detto che ogni decisione dipenderà dai tassi di infezione dal virus nelle varie parti d’Australia. Già da marzo l’Australia ha sostanzialmente chiuso i confini dal resto del mondo, con un divieto generale di ingresso ai non residenti e con forti raccomandazioni ai cittadini contro ogni viaggio all’estero. Il Paese ha avuto un relativo successo nel contenere il coronavirus, registrando finora, su una popolazione di 25 milioni, poco più di 27.800 casi e 907 morti da quando la pandemia si è diffusa.