La misura avanzata da Italia Viva e rilanciata dalla ministra del medesimo schieramento: 500 euro per famiglia da spendere per le vacanze in Italia
Il governo potrebbe fare propria la proposta di Maria Elena Boschi di un bonus per le vacanze da 500 euro a famiglia per aiutare il comparto turistico ormai in ginocchio a seguito del lock down e della pandemia. Lo rivela un retweet della ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti (di Italia viva, come Boschi).
© CNA
La proposta del bonus per le vacanze
“Ho proposto un bonus di 500 euro per famiglia da spendere per le vacanze in Italia. Serve alle famiglie, specie con minori. Serve al mondo del turismo: una piccola boccata d’ossigeno per un’industria in ginocchio”, si legge nel tweet di Maria Elena Boschi, rilanciato alcuni istanti fa dalla ministra Bonetti.
Ho proposto un bonus di 500€ per famiglia da spendere per le vacanze in Italia. Serve alle famiglie, specie con minori. Serve al mondo del turismo: una piccola boccata d’ossigeno per un’industria in ginocchio #ItaliaViva
— maria elena boschi (@meb) April 21, 2020
Bocciata da Confturismo Confcommercio
Non si è fatta attendere la replica di una delle principali associazione di categoria. “Il bonus vacanze? Non serve assolutamente niente. Meglio investire sulle imprese e fare in modo che le imprese ricomincino a vivere e si rimettano in sesto”. Così il presidente di Confturismo Confcommercio Luca Patanè. “Poi – ha aggiunto – verrà dato a quelle famiglie che sono sotto certi redditi e che purtroppo non riescono proprio ad andarci in vacanza. Secondo me bisogna dividere la solidarietà dall’azione economica. Se vogliamo fare un’azione economica bisogna aiutare le aziende perché ricomincino ad assumere, ad aggregarsi, a capitalizzare le aziende, a far ricrescere questo filone economico che si è devastato. Se poi parliamo di solidarietà è un altro discorso e la metterei in termini diversi”. “Noi – spiega Patanè – avevamo fatto la proposta che la spesa per le vacanze poteva contribuire alla creazione di redditi e quindi poteva essere defiscalizzata ma non è stata portata avanti. Il bonus vacanze non serve a niente, non andiamo a incrementare le vendite in questo modo. E poi mi chiedo: su quante famiglie lo daranno? Alla fine magari sono tanti miliardi. Magari la ragioneria ne mette a budget 3 ma ne viene usato solo 1 perché non tutti lo chiedono. E quindi è una mossa populistica per dire che fai qualcosa”.
Una misura in aggiunta all’assegno famigliare
Sempre Bonetti domenica 19 aprile aveva informato di avere firmato un’altra proposta a sostegno delle famiglie con figli. “Alle famiglie, mai come in questo momento, serve progettualità e visione. Un figlio non è “una tantum” ed è il motivo per il quale la proposta che ho presentato prevede un assegno per ogni figlio”, è quanto ha scritto la ministra Bonetti sui propri social, spiegando anche i contorni della misura che dovrebbe coprire i ragazzi “almeno fino ai 14 anni”, essere estesa “da aprile a dicembre” e variare “secondo il reddito Isee: 160 euro per redditi inferiori a 7mila euro, 120 per redditi tra i 7 e i 40mila euro, 80 euro per redditi superiori”.
Il grido d’allarme del turismo
Si va del resto verso una stagione turistica nera, come annunciano le associazioni di categoria. Secondo le stime elaborate da Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA) nel primo semestre del 2020 i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73% pari a 40 miliardi in meno. Il giro d’affari atteso è di appena 16 miliardi di euro rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Compromessa anche la stagione estiva. CNA prevede che tra luglio e settembre mancheranno all’appello circa 25 milioni di stranieri.
Il consuntivo del primo trimestre mostra una flessione del fatturato di 15,6 miliardi mentre per il secondo trimestre CNA prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche tenendo conto di un allentamento delle misure restrittive. Il segmento più colpito è la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con un crollo del giro d’affari di 13 miliardi nella prima metà del 2020, da 17 a 4 miliardi di euro. Per la ristorazione si stima un fatturato a 3 miliardi di euro contro i 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. In calo di 6,1 miliardi per lo shopping turistico. Molto colpiti anche i trasporti turistici con una perdita di fatturato stimata a 6,7 miliardi.
Ma il dl aprile è dimagrito…
Resterà da capire se tutte queste misure troveranno copertura dal finanziamento del decreto aprile. Parlando al Senato, Giuseppe Conte pochi minuti fa ha infatti annunciato che, contrariamente alle attese, il dl avrà una portata di 50 miliardi e non di 75 come precedentemente annunciato da indiscrezioni.