È la scommessa di Nintendo: il gigante dei videogiochi supporta le startup italiane che realizzano avventure ambientate in Italia
Un Harvest Moon nelle Langhe. Un GTA con la mala milanese. Un Football Manager ai tempi di Calciopoli. Un road trip videoludico lungo la via Aurelia, da Roma a Viareggio, fendendo paesaggi familiari. L’Italia è un Paese che vive di turismo, ma con il Covid tutto è bloccato, gli spostamenti sono proibiti. E allora ecco che si può ripiegare sul turismo virtuale, quello dei videogiochi, che punti alla scoperta e alla valorizzazione del territorio.
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Sono sempre più numerose le startup innovative che sviluppano videogame ambientati nei nostri centri storici e tra le nostre dolci colline e in periodi di crisi potrebbero tirare persino la volata all’intero terziario. Il colosso nipponico dell’elettronica Nintendo ha deciso di crederci, dedicando un evento virtuale a quattro realtà del nostro Paese che porteranno noi e un buon numero di gamer stranieri in Italia, nonostante le frontiere chiuse e i Dpcm.
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L’ultimo report di IIDEA, quella che più volte abbiamo chiamato la Confindustria del gaming italiano, ha rilevato che lungo lo stivale le vendite sul fronte software hanno registrato un giro d’affari di 1,7 miliardi di euro (+24,8% rispetto al 2019). Nel complesso la performance dell’intero settore è cresciuta del 21,9% rispetto alla precedente rilevazione, con un giro d’affari di 2 miliardi e 179 milioni di euro. Perché allora non sfruttare questa incredibile vetrina per mostrare ai gamer (italiani ed esteri) le bellezze del nostro territorio?
Tra le startup che Nintendo promuove, la piemontese Broken Arms Games, al lavoro su di un simulatore di vita agricola negli splendidi panorami del basso Piemonte, Hundred Days. “Siamo un piccolissimo team di sei persone “, racconta Elisa Farinetti. “Con Hundred Days, in arrivo nel corso dell’anno su Nintendo Switch, abbiamo provato a fare un gestionale a tema vinicolo che fosse accessibile ma che raccontasse anche le sfide di questo mondo: il knowledge l’avevamo. E infatti è ambientato proprio nelle Langhe”.
“Il giocatore – prosegue Elisa – erediterà una cantina da far sviluppare giorno dopo giorno, ricevendo in base alle stagioni delle carte con azioni e obiettivi da portare avanti. Volevamo che il giocatore capisse che in questo lavoro i tempi vengono dettati dalla natura”.
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Si va dalla semina all’imbottigliamento: i giocatori potranno anche creare il logo della propria cantina. “Il nostro sogno – raccontano gli sviluppatori – è valorizzare il territorio in cui siamo cresciuti e ci piacerebbe che qualcuno venisse in Piemonte incuriosito dal videogioco”.
Di tutt’altra natura è invece il prodotto presentato da Emmanuele Tornusciolo di Italo Games: Milanoir, che i lettori più affezionati di StartupItalia dovrebbero già conoscere. “Ci siamo ispirati al genere dei poliziotteschi anni ’70, ricchi di azione e sparatorie”, racconta Emmanuele presentando una Milano particolarmente effervescente e oscura: “C’è pure un inseguimento lungo i Navigli”.
“Abbiamo iniziato a lavorarci nel 2016 e il gioco è già arrivato su Nintendo Switch. Alcuni hanno detto che Milanoir ha un po’ il taglio dei film di Tarantino, aspetto che ci ha fatto molto piacere”, ammette ridendo. “La vera protagonista del gioco è la Milano cinematografica – spiega lo sviluppatore – non quella da cartolina e il gioco è disseminato di dettagli che gli amanti di cinema non potranno non notare”.