Come di consueto, Elon Musk usa Twitter per aggiornare follower e mondo intero sulle notizie che riguardano le sue aziende. Alcune ore fa l’amministratore delegato di Tesla ha comunicato che, da oggi, è possibile acquistare le sue elettriche pagando in bitcoin. La notizia, per quanto clamorosa, era già nell’aria da settimane, precisamente dal giorno in cui – era l’8 febbraio – l’azienda dell’automotive ha annunciato un investimento monstre da 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta coniata oltre dieci anni fa da Satoshi Nakamoto.
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Tesla e bitcoin: l’amore continua
Come ha spiegato Elon Musk l’azienda non convertirà quei pagamenti in dollari: tutte le entrate crypto andranno ad aumentare il numero di bitcoin che l’azienda ha già in pancia. Questo è un ulteriore segnale del fatto che il mondo delle criptovalute interessa sempre di più gli attori istituzionali, anche quelli quotati in Borsa. Al momento si potranno comprare le Tesla in questa modalità soltanto negli Stati Uniti, ma già quest’anno la possibilità sarà estesa anche per l’estero. Come si legge su Milano Finanza, la notizia ha scosso il mondo dell’automotive, con General Motors che ha confermato di aver ancora intenzione di valutare la possibilità di accettare pagamenti simili.
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You can now buy a Tesla with Bitcoin
— Elon Musk (@elonmusk) March 24, 2021
La notizia che riguarda Tesla è l’ennesima che, in questo 2021, tira la volata alla criptovaluta più famosa al mondo. Di recente bitcoin ha superato per la prima volta nella sua decennale storia il valore di 50mila dollari (mentre scriviamo è a 56mila dollari). L’amore tra Elon Musk e i bitcoin (e la finanza decentralizzata in generale) si è manifestato più volte nei mesi scorsi. Dal caso GameStop, acceso grazie a un retweet dell’imprenditore che ha fatto salire il titolo in Borsa, fino alle recenti vicende, è sempre più chiaro quanto il fondatore di SpaceX voglia operare su questo mercato. Se è vero che la criptovaluta in questione viene dipinta sempre di più come bene rifugio del futuro – un report di Citi ne parla addirittura come moneta al centro del commercio internazionale – d’altra parte le sue continue fluttuazioni lasciano scettici moltissimi altri attori istituzionali.