Non è stato un Natale gioioso per Jeremy Clarkson, a quanto pare. Lo showman ha affidato il suo commento piccato sulle recenti festività alle colonne del Sunday Times, parlando di un «disastro totale». Per chi non lo sapesse l’ex conduttore di Top Gear e Grand Tour si è rifatto una vita aprendo una fattoria e diverse attività collaterali nella campagna inglese (raccontando il tutto nella serie di Amazon Prime Clarkson’s Farm).
Come sa chi ha visto le varie stagioni, la vita dell’imprenditore agricolo non è facile e aprire anche una attività come uno spaccio, un pub o un ristorante può risultare frustrante. Soprattutto se hai la pazienza di Jeremy Clarkson.
Perché Jeremy Clarkson ha odiato questo Natale?
Ripreso da Mowmag, l’editoriale di Clarkson sul Natale si è concentrato su un dettaglio davvero spiacevole notato al Farmer’s Dog, il suo pub. «Chiunque sia mai stato a un festival sa che alcune persone non riescono a usare correttamente un bagno. Si siedono sul sedile e poi sbagliano. E poi usano tutta la carta igienica per pulire metà delle ricadute, e poi sbagliano anche la tazza. E tu stai lì a pensare, è così che appare il tuo bagno a casa? Ma nessuna quantità di visite al festival ti avrebbe preparato all’orrore di ciò che era stato prodotto al Farmer’s Dog».
Ci sono poi i piccoli ladri di souvenir da tenere a bada. «La gente – ha aggiunto Clarksos – sembra avere in testa che se entra per una pinta ha il diritto di tornare a casa con il bicchiere in cui è stata servita. Domenica scorsa ne sono scomparse 104. E a questo costo vanno aggiunte le 100 sterline al giorno che spendiamo per il carburante del generatore, le 400 sterline a settimana che costano per riscaldare la terrazza e le 27mila sterline al mese che dobbiamo spendere per il parcheggio e gli ufficiali del traffico per tenere il consiglio lontano da noi. E questo prima di arrivare al costo dell’impiego di persone nella Gran Bretagna di Starmer di questi tempi».
Cos’ha da dire Jeremy Clarkson contro i clienti del Farmer’s Dog?
Come abbiamo raccontato su StartupItalia Jeremy Clarkson si è fatto sentire negli ultimi mesi con il proprio peso politico. In autunno è sceso in piazza insieme agli agricoltori lungo le strade di Londra per protestare contro la riforma della tassa di successione agricola voluta dal governo laburista. Lo ha fatto a modo suo, anzitutto non seguendo il consiglio dei medici che gli avevano detto di rimanere calmo visto l’infarto a cui è sopravvissuto.
Clarkson in versione Grinch ha poi aggiunto che «è irritante vedere quanta fatica sia necessaria per fare così pochi soldi in fattoria. Al pub è peggio. I clienti vengono. Lì non c’è problema. Ma trasformare le loro visite in un profitto è quasi impossibile». Data la dieta a cui deve sottoporsi per motivi di salute lo showman non ha potuto nemmeno consolarsi cedendo a qualche piccolo peccato di gola. «Non riesco nemmeno a godermi la carne. Devo solo stare lì, a sgranocchiare una verdura e a sorseggiare acqua, come un animale».