Come di consueto, anche quest’anno è uscita la classifica del Sole 24Ore che spiega quali sono le città italiane dove si vive meglio. La graduatoria tiene in considerazione numerosi parametri, come il costo della vita e delle case, la qualità dell’aria e delle strutture sanitarie, la sicurezza e la cultura. Ecco, quindi, chi c’è ai primi posti quest’anno.
Prenota i tuoi biglietti a SIOS24 Winter!
Quali sono le città italiane dove si vive meglio?
Secondo la classifica del Sole 24Ore, la provincia in cui si vive meglio è quella di Bergamo, seguita da Trento e Bolzano. Rispetto alla scorsa edizione, le grandi città hanno perso diverse posizioni: Roma è 59esima (nel 2023 era al 35esimo posto su 107) e Milano 12esima (contro l’ottava posizione dello scorso anno), mentre la gran parte dei territori in cui la qualità della vita è più bassa continua a essere al Sud.
È la prima volta che Bergamo ottiene questo riconoscimento: negli ultimi 4 anni, i suoi punteggi sono aumentati. Nel 2020, era 52esima, tirata giù dalle conseguenze della pandemia, e ha poi risalito la classifica, arrivando quinta nella classifica del 2023, anno in cui la provincia più vivibile era risultata Udine, seguita da Bologna e Trento.
I parametri misurati
Bergamo ha ottenuto il primo posto per l’emigrazione ospedaliera, come città in cui più persone non residenti vanno a curarsi, il terzo posto nella categoria “ambiente e servizi”, e il settimo in “demografia e società”. È prima anche per l’indice di “sportività”: sulla presenza di atleti tesserati, società sportive e sulla diffusione dello sport paralimpico, tra le altre cose. I punteggi peggiori li ha ottenuti nella categoria “ricchezza e consumi”, dove la provincia è arrivata complessivamente 23esima: è la 98esima provincia italiana per crescita del PIL procapite.
Le province di Trento e Bolzano, rispettivamente seconda e terza in classifica, sono storicamente tra quelle in cui si vive meglio in Italia. Dal 1990 Trento è stata prima per due volte, e tra le prime tre complessivamente 14 volte: quest’anno è risultata prima per qualità della vita di bambini, giovani e anziani ma 105esima per presenza di attività culturali e ricreative, come bar, cinema e ristoranti. Da quando esiste l’indagine, Bolzano è stata 5 volte prima, e tra le prime tre 18 volte in tutto: nel 2024 è stata la prima città per tasso di occupazione (quasi l’80 per cento contro una media nazionale di 64) ma ultima per aumento del costo della vita.
Dopo Bergamo, Trento e Bolzano nelle prime dieci posizioni ci sono le province di Monza Brianza, Cremona, Udine (nel 2024 sesta ma prima lo scorso anno), Verona, Vicenza, Bologna (quest’anno nona ma prima nel 2022 e seconda nel 2023) e Ascoli Piceno.
La qualità della vita in calo
Secondo l’indagine del Sole 24 Ore la qualità della vita si è mediamente abbassata nelle grandi città, rese sempre più inaccessibili dall’aumento del costo della vita e dalle disuguaglianze di reddito: Milano ha perso quattro posizioni soprattutto per il costo della vita, Firenze ne ha perse 30 (da sesta a 36esima) perlopiù a causa dell’aumento della criminalità, e Roma 24 (da 35esima a 59esima) per l’aumento delle disuguaglianze.