Perso, diminutivo di personalizzato: la visione della multinazionale francese per il beauty-tech fa un altro passo avanti verso i servizi su misura al cliente
Non di soli laptop e smartphone vive l’uomo: al CES di Las Vegas è in mostra l’elettronica di consumo, quella insomma che è presente in ogni angolo della casa che è a nostra disposizione per intrattenerci, cucinare, prendersi cura di noi stessi. L’Oréal ha scelto propio la fiera statunitense per far debuttare un nuovo device del suo ecosistema beauty-tech: si tratta di Perso, che combina in un solo apparecchio domestico le funzioni e i servizi per offrire a ciascun cliente un cosmetico su misura per la sua pelle, i suoi gusti e le sue giornate.
Com’è fatto Perso
Assomiglia un po’ a un termos in cui ci si porta dietro il caffé, a una mug di quelle che gli americani sono soliti portarsi in giro nel tragitto casa-lavoro: disponibile in tre diverse colorazioni, con la possibilità di svolgere più funzioni, Perso ricorda nelle forme e nelle finiture anche la confezione di un cosmetico di lusso. A differenza di quanto siamo soliti acquistare in profumeria o al supermercato, però, i cosmetici dispensati da Perso saranno diversi ogni giorno e su misura per ciascun consumatore.
Le tre versioni di Perso offrono diverse possibilità: possono produrre una crema per la cura del viso, un fondotinta o un rossetto, tutti e tre creati sulla base di informazioni raccolte e analizzate dall’intelligenza artificiale combinate con le richieste del consumatore. Ad esempio, sfruttando la tecnologia Modiface incorporata in un’app sullo smartphone si può scattare una foto del proprio viso e raccogliere informazioni sullo stato della propria pelle: unendo questi dati a quelli sul meteo, sulle condizioni dell’aria, sull’inquinamento e persino sulla quantità di pollini presenti nell’atmosfera, Perso è in grado di produrre un siero-viso su misura non solo delle esigenze del derma, ma pure delle condizioni dell’aria e del clima del giorno.
Lo stesso vale per fondotinta e rossetto: in una app si specificano i propri prodotti preferiti, si scatta una foto per individuare il colore giusto del fondotinta o per abbinare il rossetto al vestito che si indossa, e Perso eroga la quantità utile per il make-up quotidiano. Il coperchio dell’unità può addirittura essere rimosso e unito a un tappo-specchio che si trasforma nel più classico accessorio da borsetta. In questo modo si ottengono due risultati: un cosmetico sempre fresco e la possibilità di personalizzarlo fin nei minimi particolari – come già è possibile fare col fondotinta Le Teint Particulier di Lancôme, ma in questo caso senza neppure la necessità di lasciare le mura domestiche e facendo tutto in casa.
Per funzionare Perso utilizza delle cartucce che contengono gli ingredienti necessari a realizzare il prodotto finale: quindi si ricarica sulla falsa riga di come si usano le macchine per il caffé a capsule, e il meccanismo di fornitura sarà analogo a quello di quel tipo di sistemi.
Quando arriva Perso
Presentato in questi giorni in Nevada, dove ormai L’Oréal è di casa come in altre fiere dedicate alla tecnologia, Perso verrà commercializzato nel corso del 2021: è il frutto del lavoro del Technology Incubator di L’Oréal, quello diretto da Guive Balooch che lo scorso novembre è venuto qui in Italia proprio per parlare del lavoro che svolge assieme al suo team per l’azienda di Clichy. “L’Oréal è uno dei brand che godono di maggior fiducia nel settore della bellezza e con Perso la tecnologia personalizzata arriverà direttamente nelle mani delle consumatrici – recita la dichiarazione proprio di Guive Balooch consegnata alla stampa – Sappiamo che la personalizzazione si basa sulle informazioni relative alle caratteristiche distintive della pelle e alle preferenze personali, oltre che sui parametri ambientali, e questa tecnologia ne tiene conto. Perso sfrutta l’IA per perfezionare le formule e diventa di fatto più smart mano a mano che viene utilizzato”.
Perso è solo un altro tassello dell’esperienza sempre più mirata alla personalizzazione e l’ascolto del cliente a cui punta L’Oréal: a volte ciò accade con l’osservazione dei trend sui social network, altre arrivando direttamente sul comodino del cliente o al suo polso come con il My Skin Track UV.