Trentacinque anni di vampiri digitali. Ecco come festeggiarli degnamente
Per i gamers sfegatati anche il lugubre castello del Conte Dracula può essere un luogo zeppo di piacevoli ricordi. Appena ci è stato recapitato Castlevania Advance Collection, che contiene, come il nome lascia intendere, i capitoli che Konami riservò al piccolo GBA, il cervello del sottoscritto si è – stranamente – messo in moto e la nostalgia ha iniziato a fluire lungo le sinapsi. Al prezzo di venti euro circa, potrete portarvi a casa questo mefistofelico scrigno virtuale per Nintendo Switch, PlayStation4, Xbox One e PC (via Steam,) che al proprio interno racchiude: Castlevania: Circle of the Moon, Castlevania: Harmony of Dissonance e Castlevania: Aria of Sorrow e il vecchissimo (1995) Dracula X per SNES, noto anche come Castlevania: Vampire’s Kiss.
La riproposizione di questi titoli che hanno contribuito a fare la storia del franchise nipponico è stata affidata, ancora una volta, a M2 Co., Ltd. Il capitolo più particolare è senz’altro Circle of the Moon, che nel 2001 tentò di introdurre nel gameplay le carte da gioco (lascito dei nemici passati per le armi) utili a potenziare le abilità di Nathan Graves, un’apprendista cacciatori di vampiri che si addentra nel castello di Dracula con il suo Mentore per impedire il temuto ritorno del Conte orchestrato da Camilla. Per quel primissimo capitolo per GBA Konami spinse eccessivamente sui toni scuri e giocarlo in assenza di schermo retroilluminato era un vero incubo, ma non per il motivo sperato dagli sviluppatori nipponici, che dal canto loro riuscirono ad animare sprite molto grossi e a inscenare ambientazioni davvero lugubri… se solo si fossero potuti vedere. Per fortuna la versione emulata in Castlevania Advance Collection non dà simili problemi.
Presenta il problema opposto, oggigiorno, Harmony of Dissonance. Memore degli errori fatti con Circle of the Moon, Konami per il nuovo episodio sfruttò una palette decisamente brillante che ripresa dai nostri televisori grazie all’emulazione di Castlevania Advance Collection ‘spara” i colori in modo quasi fastidioso. Ma poco importa, perché HoD è e resta uno dei capitoli più belli, profondi e bilanciati. Oltre all’introduzione di scenari molto variegati tra loro, facevano la loro comparsa la modalità ‘Boss Rush’ e il sistema ‘Spell Fusion’.
Altro capitolo sempreverde è Aria of Sorrow, che in parte recuperava il sistema delle carte di Circle of the Moon, in parte permetteva di fare proprie le anime degli avversari per mutare le caratteristiche della protagonista, Soma Cruz, giovane studentessa in Giappone per studio, che si ritrova coinvolta nell’eterno ciclo di reincarnazione del Signore Oscuro.
Di tutt’altra pasta è invece Dracula X, che appartiene ai Castlevania vecchia scuola e ovviamente non se ne vergogna (e fa bene!). Giocarlo consente di apprezzare ancora di più le migliorie via via introdotte nei capitoli GBA, perché, nonostante alcune sfumature RPG, è senz’altro il capitolo maggiormente votato all’azione. E potrebbe pure essere quello meno noto ai giocatori del 2021.
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Tutto qui? Non proprio, perché nello scrigno digitale di Castlevania Advance Collection troviamo anche l’accesso immediato ai 71 brani che potrete ascoltare nei quattro capitoli, senza entrare nei rispettivi giochi. È perfino possibile creare le proprie playlist. Presenti poi diversi artwork digitali, come schizzi preparatori e disegni work-in-progress. In alcuni casi si tratta perfino di immagini inedite, mai mostrate prima cui si aggiungono, ovviamente, i vecchi package scannerizzati, capaci di far inumidire l’occhio soprattutto a noi fan più grandicelli. Cacciatori di vampiri sì, ma con un cuore.