La preistoria del videoludo a volta “ritorna”
Alla fine Breakout Birdie ha gettato la maschera, svelando a chi in realtà si sono ispirati gli sviluppatori di iSOL Games. Vi ricordate il videogioco Atari Breakout con la pallina che sfrecciava veloce sulla schermata e il gamer doveva orientare una racchetta per giocare di sponda e distruggere più blocchi possibili? Erano gli anni Settanta, la preistoria del videoludo. Che a volte ritorna. Disponibile su Nintendo Switch i due capitoli offrono un gameplay arcinoto che vuole vincere facile, alimentando il senso di nostalgia di chi ha più primavere sulle spalle. Scopriamo cosa offrono Breakout Birdie e Breakout Birdie 2.
Sfruttando la nostra barra sulla parte bassa dello schermo, da spostare a destra e a sinistra, dobbiamo far rimbalzare l’uccellino di turno verso la selva di blocchi che occupa il terreno di gioco. L’obiettivo è fare piazza pulita, cercando di colpire più esplosivi possibili.
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La strategia di pescare nel genere arcade, replicando le meccaniche di un titolo vecchio di qualche decennio, può suggerire non tutta questa grande inventiva. Va d’altra parte ricordato che la software house ha stressato a più non posso questa saga degli uccellini, offrendo un menu parecchio ricco.
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Questi due videogiochi non sono di certo gli unici cloni del titolo Breakout e hanno per lo meno il pregio di aver calato il tutto nel mondo cartoon, con scenari green rilassanti per ogni sessione. Lo suggeriremmo? Dipende da quanto vi piacciono i titoli per un divertimento molto mordi e fuggi.