I videogiochi ci danno il potere di scrivere una storia. Quella di Luka è in mano vostra
Le parole definiscono il mondo. Nel campo videoludico eravamo rimasti abbagliati dalla tenerezza di Lost Words: Beyond the Page, in cui il gamer gioca in un ambiente di immaginazione, calpestando le pagine del diario dove frasi e confidenze compaiono mano a mano che si procede. Su Xbox Series X/S, questo genere fatto di scoperta e buoni sentimenti si aggiorna con un nuovo videogioco indie, appena arrivato dal Texas. Beacon Pines, l’ultimo titolo di Hiding Spot Games, software house con sede ad Austin, è una fiaba dai tratti infantili e al tempo stesso misteriosi: con la sicurezza tipica degli underdog, gli sviluppatori hanno dichiarato che il titolo è il punto di incontro tra Winnie-the-Pooh e Twin Peaks. Dici poco…
Beacon Pines è il nome di questa cittadina, un tempo florida dal punto di vista industriale, ora sull’inesorabile piano inclinato della decrescita, con le esistenze dei suoi abitanti che si trascinano. La natura abbonda attorno alle case, ma la sensazione iniziale è di trovarsi di fronte all’imminenza di un autunno esistenziale. Il titolo inizia con il libro, il bioma che sfoglieremo pagina dopo pagina per ascoltare e scrivere di nostro pugno la storia di Luka. Il protagonista è un timido e piccolo cerbiatto. Lo incontriamo in una situazione che nessuno vorrebbe mai vedere associata a una bambino. Fortunatamente ci sono gli amici e quel che resta di una famiglia a cui sentirsi davvero legati.
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Grazie alla voce narrante (una giovane emotivamente coinvolta, chissà chi sarà) scopriamo che Beacon Pines è un titolo che vuole spingere il gamer a vivere la fiaba in prima persona, dialogando con lui e dandogli continui stimoli affinché viva l’avventura. Per quanto minimal, il gameplay va al di là della struttura di visual novel in cui abbiamo bivi narrativi: c’è un minimo di esplorazione 2D data dal nostro avventurarci tra le pagine, entrando in case, curiosando tra cassetti e mobili, alla ricerca di carte-parole che poi potremo giocarci nei turning point.
In queste circostanze, una pagina specifica del libro si aprirà sotto di noi, dandoci la possibilità di inserire la parola-azione per completare la frase e decidere in che verso dirigere l’avventura. La carte si trovano ovunque ed è davvero facile collezionarle, circostanza che rende l’intera esperienza piacevole perché maggiore è la scelta, maggiori sono gli scenari che possiamo vivere. La storia, inoltre, può essere riscritta, cambiando la parola e sondando le alternative. A disposizione c’è un albero, sulla cui corteccia sono stati incisi tutti i bivi narrativi.
I personaggi di Beacon Pines sono animali di ogni tipo, ciascuno con le proprie caratteristiche. Visto che non conoscete la cittadina, vi suggeriamo di soffermarvi pagina per pagina chiacchierando con ciascuno di loro, per capire cosa hanno da dirvi. Ci sono azioni limitate, come l’andare a pesca, ma nel complesso l’esperienza fila via liscia per assecondare il racconto che da calmo e affettuoso si fa sempre più misterioso. Non possiamo svelarvi nulla, ma se siete amanti delle fiabe e in famiglia c’è un piccolo a cui raccontare una storia, Beacon Pines è un titolo graficamente splendido. La colonna sonora e la voce narrante sono riusciti nella non facile opera di farci tornare bambini, quando proprio non ci si scollava da una storia per scoprirne il finale.