Un mondo di opportunità, tra scontri, dialoghi ben scritti e lanci di dadi in pieno stile D&D. Larian Studios ha creato qualcosa di epico
In un agosto fatto di tempi rallentati e continui rinvii a settembre, quando l’autunno inizierà a bussare alla porta, il panorama gaming è stata travolto dall’arrivo di un titolo sul quale le attese erano alte. I primi giudizi della critica sono semplicemente sensazionali. Baldur’s Gate 3 è il titolo RPG fantasy dell’anno, un’opera immensa che obbliga chiunque vi si approcci a porsi più di una domanda prima di un acquisto frettoloso. Larian Studios non ha creato un qualcosa per tutti. Una volta nella vostra libreria, preparatevi a dedicarvi anima e corpo, cancellando tutti gli impegni (gaming, si intende) da qui a ben oltre l’autunno: le attività e il gameplay hanno un respiro lungo.
Baldur’s Gate 3, meglio su PC
Baldur’s Gate 3 è un titolo che anzitutto si gode a pieno su PC, ma chi dispone di una PS5 avrà comunque di che gioire. Per chi ha invece l’ammiraglia di Xbox occorre pazientare fino al 2024 a causa di una serie di problemi nello sviluppo. Fatte queste dovute premesse iniziamo a immergerci nella lore, nel gameplay e nello spirito di Baldur’s Gate 3, gioco di ruolo dagli evidenti richiami a D&D dalla profondità narrativa con pochi pari.
La scelta più importante
L’avvio di Baldur’s Gate 3 sfodera una di quelle cinematiche che vorresti non finissero mai. Non c’è parlato, ma il lavoro artistico sui personaggi e l’ambiente di gioco mostra da subito i muscoli. La minaccia incombe e ha sembianze inquietanti, con persone strappate alla propria quotidianità per diventare schiave e inermi pedine di un piano diabolico. Epicità e dramma non mancano, ma è qui che si incontra il primo degli innumerevoli turning point del titolo. La scelta del proprio personaggio.
Bisognerebbe fare una recensione a parte per elencare la sterminata possibilità che ha di fronte il gamer. Le classi tra cui pescare sono 12 per un totale di 46 varianti totali. Chi sceglierete di impersonare? Noi vi elenchiamo le opzioni, convinti che il solo citarle manderà in brodo di giuggiole gli appassionati di RPG: bardo, chierico, paladino, stregone, mago, druido, guerriero, ladro, warlock, ranger, barbaro e monaco.
Non saremo certo noi a suggerivi con chi partire. Già soltanto questa stratificazione del character design rende l’idea della rigiocabilità pressoché infinita di Baldur’s Gate 3. Oltre alla scelta del nostro eroe e del suo guardiano, abbiamo da selezionare il grado di difficoltà tra i tre presenti. Inutile aggiungere – ma lo facciamo comunque – che per i neofiti la prima soluzione, più incentrata sulla narrativa, è idonea e non snatura in alcun modo l’esperienza complessiva.
Un mondo di cose da fare
Una volta che il titolo inizia siete davvero di fronte a una prateria inesplorata. Risvegliati all’interno di un contesto a dir poco infernale, abbiamo modo di scoprire alcuni elementi che non ci abbandoneranno mai nel corso dell’avventura. I dialoghi, con possibilità di scelta da parte nostra, sono scritti e doppiati con piena cognizione di causa. Le mimiche facciali sono da candidature agli Oscar; i combattimenti a turni, con un terreno di gioco da usare a proprio vantaggio, sono uno dei pilastri.
Il ritmo con cui la storia di Baldur’s Gate 3 avanza non è forsennato ed è proprio uno degli aspetti che bisogna accettare il prima possibile. Non che ci si possa annoiare (MAI), ma va tenuto senz’altro conto da chi ha l’illusione di partire in quarta e bruciare le tappe. Un altro aspetto che abbiamo trovato molto azzeccato è la possibilità di lanciare i dadi in particolari snodi del gioco: evidente il richiamo a D&D e alla sua componente di fortuna/sfiga. Elemento che aggiunge casualità e imprevedibilità al tutto, spaventando sì nei momenti clou, ma regalando una scarica di adrenalina.
Baldur’s Gate 3 è un gioco dove l’esplorazione degli ambienti e la raccolta di risorse riveste un ruolo chiave. Proprio in virtù di quelle ore e ore (e ore) che dedicherete al gioco, girovagare alla scoperta di angoli nascosti e percorsi inaspettati costituirà un’occasione di gioiosa scoperta. Con la disponibilità della lingua italiana i più sfegatati avranno poi modo di investigare su una lore senza fine.
Combattimenti a turni
I combattimenti a turni richiedono altrettanta dedizione, anche nella modalità di difficoltà più abbordabile. Baldur’s Gate 3 inscena situazioni di combattimento varie e il dove ci si trova può fare spesso la differenza, molto di più della armi che abbiamo a disposizione. La tattica ha la meglio su un approccio frettoloso di chi vorrebbe partire lancia in resta. Parliamo di difetti? Francamente non c’è stato modo di notare qualcosa di plateale: un elemento che si potrebbe senz’altro migliorare è il controllo delle angolazioni e della telecamere tramite tastiera, che il più delle volte ci ha tratti in inganno.
In ultima analisi, Baldur’s Gate 3 è un titolo destinato a scrivere una indelebile pagina di storia nei titoli RPG. A pochi giorni dal lancio lo si può senz’altro proporre come tra i più brillanti punti di riferimento per il genere. Ma lo ribadiamo: prima di procedere nell’acquisto fate tutte le valutazioni del caso, consumate più video di gameplay possibili, costruitevi un opinione sufficientemente solida per prepararvi a cosa vi aspetta. Ovvero fatica e gioia.