Dal Brasile un titolo indie pieno di mistero
Con quella grazia e cura grafica che abbiamo già riscontrato in altre software house brasiliane, Aspire: Ina’s Tale è disponibile sugli schermi di Xbox Series X/S, con un platform misterioso con pochissime linee di dialogo che all’inizio del titolo lasciano il gamer disorientato all’interno di ambienti enormi. La nostra protagonista, una giovane risvegliatasi da un sonno perpetuo che ingabbia tutti i prigionieri della torre in cui ci ritroviamo, deve trovare la via d’uscita. Inizia così un viaggio ricco di speranza e coraggio, dove l’intuito richiederà pazienza per risolvere gli enigmi ambientali.
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Sviluppato dalla software house brasiliana Wondernaut Studio, di stanza a Porto Alegre, Aspire: Ina’s Tale è un prodotto originale valorizzato da una colonna sonora sorprendente, quasi ci trovassimo in un episodio di Fantasia. Dove ogni azione e momento della storia vengono accompagnati da un’orchestra. Al suo risveglio, come dicevamo, non sappiamo molto su Ina, ma qualcosa ci spinge a incamminarci in ambienti diroccati, dove scorgiamo statue antiche e resti di un’epoca lontana, mentre portali si schiudono al nostro passaggio. Il videogioco, pur avendo una grafica tenera e brillante, porta con sè temi che – come avvertono gli sviluppatori – potrebbero non essere adatti ai più piccoli.
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Nell’affrontare Aspire: Ina’s Tale ci è tornato in mente un altro videogioco sudamericano dalla grafica squadrata e squisitamente indie: ci riferiamo a Cris Tale, rpg che ha ricreato su console alcuni dei paesaggi e architetture più iconici della Colombia. Per chi ci ha già giocato, Aspire: Ina’s Tale potrebbe sembrare una sorta di episodio successivo. Il gameplay si struttura in semplici azioni come l’arrampicarsi e il saltare, ma la parte più interessante si gioca sugli enigmi: portali, piattaforme e cancelli da attivare e sbloccare grazie a poteri magici che la protagonista acquisisce mano a mano.
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