Cinque bambini intrappolati sulla cima di una torre. Poco pane a disposizione: bisogna scendere e combattere
I deckbuilder appartengono a quella categoria di titoli che o conquistano al volo oppure tira male. Non occorre aver passato la tenera età a mescolare Magic impiegando ore e ore nelle serate estive in compagnia degli amici per scoprire quanto in console le carte collezionabili abbiano un enorme potenziale ludico. In questa recensione di Arcana of Paradise – The Tower, disponibile anche su Nintendo Switch, percorreremo un viaggio in discesa, partendo dalla cima di un’altissima ed enigmatica torre per esplorare dungeon non proprio fitti, ma zeppi di mostri. L’obiettivo? Rispondere a una misteriosa divinità, che guarda dall’alto le azioni di cinque bambini, i protagonisti di un titolo che dal punto di vista grafico affascina e dal punto di vista sonoro conquista in pochi secondi.
Arcana of Paradise – The Tower è un prodotto giapponese, edito dal nuovo publisher SHUEISHA GAMES. Il titolo è disponibile soltanto in inglese, ma non preoccupatevi: come deckbuilder non vi sommergerà di informazioni e specifiche. I dialoghi sono perlopiù brevi frasi scambiate tra i vari protagonisti. Senza scendere troppo nella trama (e nella torre) vi anticipiamo però il motivo che potrebbe farvi avvicinare a un titolo indie del genere: i protagonisti sono cinque bambini, che non sono mai scesi sulla terra. Laggiù nessuno di loro sa quel che sta succedendo e al di sopra delle nuvole abitano in una condizione bizzarra, quasi preistorica.
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Si potrebbe pensare che siano schiavi di una terribile divinità che li tiene imprigionati. Ecco perché occorrerà completare il titolo per fare luce su tutto. A loro disposizione hanno poche decine di pagnotte di pane e i giorni passano alla svelta: occorre cibo per non morire di fame. In pochi istanti si scopre che l’obiettivo è comporre la prima coppia di guerrieri per armarli e farli scendere nella torre dove non soltanto troveranno pagnotte per sfamare tutti, ma anche risposte.
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A livello di trama Arcana of Paradise – The Tower non ha un tocco particolarmente originale, così come nella caratterizzazione dei personaggi, che avremmo voluto vedere meglio sviluppati nella loro indole. D’altra parte l’indie riesce a controbilanciare queste lacune con un audio design da concerto sinfonico e una grafica piacevole. L’incipit, con l’infanzia protagonista, ci ha dato l’illusione di uno sviluppo in stile studio Ghibli, ma così non è stato (mica è da tutti, del resto).
Passiamo ora alla parte più densa del gameplay, il combattimento. Arcana of Paradise – The Tower è un deckbuilder che si impara alla svelta. A disposizione abbiamo un mazzo di carte da cui pescare azioni di vario tipo – attacco, difesa, magia, etc – e l’obiettivo è utilizzarle il più velocemente possibile per battere i nemici sul tempo. Gli scontri infatti avvengono in tempo reale. La resa grafica dei combattimenti non è il massimo, così come la varietà dei nemici (un tantino scarsa). Detto questo, per l’indie il giudizio è più che sufficiente: Arcana of Paradise – The Tower è tenero e divertente, adatto per approcciarsi al genere dei deckbuilder. Una volta terminato potrete passare agli altri esemplari che abbiamo sparso nei “leggi anche” di questa recensione.