La coltivazione di alghe marine viene condotta da decenni, ma la sfida per l’industria di oggi è quello di tenere il passo con la domanda
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Alghe e microalghe, la nuova frontiera dei prodotti alimentari
Le alghe sono ricche di proteine, di carboidrati e soprattutto di sali minerali e di oligoelementi, in particolare di iodio. Questo prodotto naturale sta spopolando in questi anni e le aziende stanno trovando sempre nuove applicazioni nei mercati occidentali. La coltivazione di alghe marine avviene ormai da decenni, ma la sfida per l’industria di oggi è quello di tenere il passo con la domanda. L’ondata di alghe e microalghe, spesso usate per insaporire o come sostituti del sale, riguarda molti prodotti innovativi. Mentre per l’Occidente quello delle alghe è un mercato relativamente nuovo e di cambiamento, l’Oriente conosce le qualità di questo superfood da secoli. Le fonti alimentari alternative derivate dal mare sono ricche di proteine e di sostanze nutritive. Innova Market Insights ha registrato un aumento del 10% negli integratori globali contenenti alghe nel 2015 rispetto al 2014. Secondo l’istituto di ricerca, l’assunzione di sale è un importante fattore che influenza la salute di più della metà degli americani. Per questo le alghe, che possono funzionare come sostituto del sale naturale, rappresentano una risorsa così importante.
L’acquacoltura sta facendo la sua parte nella crescita delle proteine alternative, e il settore alghe è in piena espansione, con incrementi importanti nella produzione mondiale. I volumi di coltura attualmente superano i 25 milioni di tonnellate. La versatilità globale delle alghe si snoda in diverse categorie di mercato in diverse regioni del mondo: Nord America (polveri sportive), Europa occidentale (gomme/gelatine), America latina (biscotti salati/cracker), Australia (polveri sportive), Asia (salati/snack) e Medio Oriente (gomme/ gelatine). All’inizio di quest’anno Holland & Barrett ha lanciato sul mercato delle uova vegane, a base di alghe. Ricche di fibre, queste uova vegetali sono ottenute con una farina derivata delle alghe. Proprio il mese scorso Univar, distributore mondiale di prodotti chimici, ha annunciato un accordo di distribuzione in tutta Europa con il marchio TerraVia, per offrire una varietà d’ingredienti speciali a base di alghe. Le linee di prodotti possono sostituire le uova e i grassi in una vasta gamma di applicazioni, tra cui bevande e dessert. “Ci sono opportunità per i nostri prodotti in ogni scaffale di ogni negozio di alimentari. Questo accordo commerciale migliora la nostra capacità di servire i mercati europei e di fornire ingredienti privi di allergeni di origine vegetale alle marche e ai consumatori in tutte le regioni” spiega Mark Brooks, SVP e General Manager di Food Ingredients a TerraVia.
Un’altra società che ha investito nelle microalghe è Frutarom, multinazionale israeliana. “Penso che sia fantastico nel 2017 essere in grado di fornire sostanze nutritive attive in un modo molto efficace, ma anche rispettoso dell’ambiente. Sta nascendo una tendenza molto accattivante e significativa” ha spiegato il presidente Yoni Glickman. Attualmente, Frutarom sta lavorando su diversi nuovi ceppi di microalghe per sostenere la crescita di prodotti naturali nei mercati di cosmetici. “Un obiettivo importante per noi è sviluppare pigmenti che vengono da alghe” ha detto Glickman. La francese Algaia ha recentemente rafforzato la sua crescita completando l’acquisizione di impianti di produzione aziendale di Cargill, rafforzando ulteriormente il proprio portafoglio. Secondo il CEO di Algaia, Fabrice Bohin, la sostenibilità è un fattore chiave che spinge ad investire in prodotti a base di alghe: “Il crescente interesse verso le alghe è legato alla pressione dei consumatori verso prodotti naturali con un profilo nutrizionale sano, ma anche verso la sostenibilità. Le alghe sono una delle materie prime più sostenibili. Consuma CO2 durante la crescita e non richiede acqua di irrigazione, né pesticidi o fertilizzanti per crescere”.
Un mercato che sembra offrire grandi opportunità: “Produrre estratti di alghe marine richiede enormi competenze e capacità di fabbricazione. La sfida principale è quella di produrre estratti di alghe marine di alta qualità in modo sostenibile e in quantità sufficiente. Abbiamo appena investito 2 milioni di euro nella nostra struttura in Francia, per permetterci di crescere ancora di più, aumentando gli standard di produzione. I nostri risultati di ricerca e sviluppo stanno aiutando a innovare costantemente verso una maggiore sostenibilità” conclude Bohin.
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