Da una startup britannica che vanta il titolo di B-Corp arriva un videogioco intriso di messaggi naturalistici molto potenti
Se il movimento cui ha dato vita Greta Thunberg ci ha insegnato qualcosa, è che per cambiare il mondo occorre anzitutto cambiare noi stessi. Insomma, come la pensiamo, i valori che tramandiamo, cosa insegniamo nelle scuole. Ben venga, quindi, un cambiamento culturale che sensibilizzi i giovani (molto più sul pezzo degli adulti, occorre sottolineare) e che passi magari anche dai videogame. In tal senso, Alba a Wildlife Adventure veicola messaggi davvero potenti.
Gli insegnamenti di Alba a Wildlife Adventure
Nonostante gli sviluppatori, i ragazzi della startup innovativa inglese ustwo games (certificata B-Corp, a evidenziare che certi valori li mettono in pratica nella loro quotidianità lavorativa), siano di stanza da tutt’altra parte, nel Regno Unito, Alba a Wildlife Adventure trasuda di sapori, sonorità, colori e magia mediterranea.
Ambientato in una piccolissima isola spagnola, ci chiederà di accompagnare Alba mentre si appresta a vivere un’estate di formazione e sviluppo in compagnia del nonno. Sapete come sono le estati quando si è fanciulli: infinite, magiche, spensierate. Ecco, Alba a Wildlife Adventure riesce a ricreare tutto ciò e a fonderlo con una missione molto importante: salvare l’ecosistema.
Alba arriva infatti dal Continente: il suo progetto è trascorrere qualche settimana al mare in compagnia del nonno, che vive sull’isola, e dell’amica Inés. Ma quando si imbatte in un animale sofferente per colpa dell’uomo comprende che è arrivato il momento per lei di fare qualcosa. Scordatevi grandi imprese, eroine leggendarie, nemici perfidi: Alba a Wildlife Adventure è un titolo a misura di bambino, anzi, a misura di ciascuno di noi e ci insegna come, nel nostro piccolo, basti davvero poco per cambiare le sorti del pianeta.
Certo, magari non a tutti capiterà di liberare uno scoiattolo rimasto intrappolato in un sacchetto o di spingere in acqua un delfino spiaggiato, ma basterebbe ricordarsi di gettare l’immondizia nei cassonetti e, mentre si è al mare, di dare il proprio contributo per mantenere pulita la spiaggia e probabilmente il mondo sarebbe già un posto migliore, per tutti.
Il mondo e i paesaggi di Alba a Wildlife Adventure sono così trasognati da averci ricordato un’altra godibilissima avventura estiva: Summer in Mara. Ma mentre quest’ultima veleggiava dalle parti dell’immaginario del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, qui si resta con le piante dei piedi ben ancorate al suolo. Nessun posto fatato o animale di fantasia. Anzi, il nonno, naturalista, ci insegnerà a riconoscere la fauna del luogo, che andrà fotografata e schedata su smartphone.
Tutto questo senza dimenticare che le due intrepide fondatrici del CSAAI, Club per il Salvataggio Animali Alba & Inés, sono in realtà bambine e vivono l’estate e il mondo coi loro occhi, quindi ci sarà modo e tempo per svagarsi, con la possibilità di procedere coi ritmi desiderati, potendo divagare. Ogni (buona) azione portata a termine aumenterà le firme degli abitanti a sostegno della nostra petizione contro la costruzione di una gigantesca struttura alberghiera che, se portata a termine, profanerebbe per sempre un simile santuario naturalistico. Come vedete, i messaggi veicolati sono sì importanti, ma perfettamente intessuti nella struttura ludica: il risultato è un videogame a tutto tondo, capace di divertire soprattutto i bimbi (educandoli, al contempo), ma pure i più grandicelli, soprattutto se in cerca di qualcosa che ricordi loro quanto fossero magiche quelle eterne estati vissute al mare, da bimbi.