Quando i videogiochi trascendono il tempo. Sviluppato da Chris Guin in seconda media, è stato recuperato da un vecchio hard disk per essere commercializzato
Ci sono videogame che ci permettono di viaggiare nel tempo, vuoi perché lo decide la sinossi, vuoi perché si ispirano a gameplay di un mondo videoludico che non c’è più. Altri sono così belli che il tempo non fa loro una piega o una grinza. E poi ci sono videogiochi che trascendono il tempo. È il caso dell’opera ideata dallo sviluppatore Chris Guin quando era in seconda media, nel lontano 1995. Per molti anni l’autore stesso si era dimenticato di quest’opera giovanile eppure così matura, tumulata in un PC finito in soffitta, salvo poi riscoprirla un giorno per caso, riesumando dati da un vecchio hard disk. Da lì l’idea di farne un videogioco a tutto tondo, impreziosito delle sue attuali conoscenze tecniche e dal lavoro della sua startup videoludica. È la storia di Adventures of Chris.
Quante Adventures of Chris
Attenzione, quella che vi abbiamo appena raccontato non è la sinossi di Adventures of Chris, disponibile su PC, via Steam e Nintendo Switch, ma la storia dietro al gioco. Quella nel gioco, invece, è un po’ più classica e vede un ragazzino occhialuto e paffutello (insomma, il classico nerd deriso a scuola) agguantare i propri 15 minuti di notorietà grazie a una lunga serie di superpoteri che lo tramuteranno nondimeno in un eroe dei videogiochi.
Se i colori del logo non fossero già un indizio più che sufficiente (andiamo, come non pensare subito a Duck Tales?) è lo stesso team guidato da Chris Guin (che si compone di: Kyle Anderson nel ruolo di Lead Artist e Animator, Andrew Pappas al Marketing, Duc Nguyen e Vibhas Virwani come Additional Backgrounds, Elvis Kunesh Video production e David J Franco nei panni del Sound/music productor) ad ammettere che Adventures of Chris si rifà alle atmosfere (e dunque ai videogames) dei primi anni ’90.
Un titolo in particolare sembra aver fatto presa sull’immaginario dell’autore, almeno negli anni delle medie in cui ha sviluppato l’opera originale: Donald in Maui Mallard per Sega Mega Drive e SNES. Ci fa particolarmente piacere potervene parlare perché pensiamo fosse un platform 2D a dir poco valido, che si discostava parecchio dai canoni Disney (Paperino scimmiottava Magnum P.I., ma poteva anche trasformarsi in un ninja letale) che purtroppo non ha avuto il risalto che avrebbe meritato, dato che le console a 16-bit erano ormai sul viale del tramonto.
Comunque sia, Adventures of Chris non si limita a scimmiottare la bella avventura caraibica di Paperino, proponendo un gameplay tutto suo anche grazie ai poteri assunti dal protagonista. Le regole di gioco si mischiano a più riprese e il risultato è un platform 2D che è pure uno shoot ’em up e un beat ’em up. Riuscire a indirizzare lo sparo non è sempre agevole e il sistema di controllo richiede un po’ per essere addomesticato, ma la confusione di generi tutto sommato funziona più che bene.
Forse Adventures of Chris non soddisfa troppo sul versante della grafica: certo, deve rifarsi a un’opera giovanile, ma pecca un po’ di profondità, con sprite eccessivamente piatti e semplicistici e fondali che tendono a ripetersi troppo. Più soddisfacente l’impianto audio. In generale, comunque, abbiamo per le mani un bel videogame, capace di ripescare l’epopea SNES proponendo però un impianto ludico diverso dal solito.