Nuove categorie nella sezione “following” aiutano gli utenti a capire quali account affollino di più la bacheca, quali siano i meno frequentati ma anche la durata del collegamento
Instagram sta diventando la piattaforma centrale nell’ecosistema dei social network. E continua a introdurre novità per gestire al meglio i follower ma anche e soprattutto gli utenti che seguiamo. Adesso si aggiungono nuove modalità di organizzare la nostra mole di “following”, in modo da far fuori quelli che ci annoiano di più. Per annoiare, ovviamente, si intende quelli che sottopongono contenuti che, in fondo, non ci interessano troppo.
Le nuove categorie
Per esempio da oggi possiamo vedere quali persone popolano più frequentemente la nostra bacheca di post e storie e quali, al contrario, sono gli account con cui interagiamo di meno. Dunque se ci siamo resi conto di seguire troppe persone e vogliamo rendere il nostro feed un po’ più gestibile, adesso abbiamo canali più semplici per capire chi siano i più noiosi, nel senso di molesti.
Non solo: gli account possono essere categorizzati anche in base alla data in cui abbiamo iniziato a seguirli, di modo da capire chi fa parte del nostro giro da più tempo o chi, al contrario, ci è entrato da poco. Sono tutte categorie a cui si accede cliccando la sezione “following” sul proprio profilo.
“Instagram è una piattaforma che serve ad avvicinarsi alle persone e alle cose che ci interessano ma sappiamo che nel corso del tempo interessi e relazioni cambiano ed evolvono – ha spiegato un portavoce a TechCrunch – per questo vogliamo rendere più semplice gestire gli account che segui in modo che possano rappresentare al meglio i tuoi interessi attuali e i tuoi collegamenti”. Come si dice: Instagram vuole dunque aiutarci a fare il periodico “repulisti” organizzando un po’ meglio gli account che abbiamo seguito nel corso del tempo.
A chi serve davvero?
Insomma, oltre che seguirsi a tutto spiano, Instagram suggerirà di fatto chi smettere di seguire, spiegandoci in sostanza con chi interagiamo poco con le “following categories”. Nel corso del tempo la piattaforma può in effetti diventare una babele di contenuti, e smettere di seguire un utente alla volta può essere impresa titanica. D’altra parte, questo nuovo gruppo di categorie nasce dalla convinzione che se visualizziamo contenuti che ci interessano per davvero, o quanto meno più di prima, saremo più orientati a un coinvolgimento proattivo. E quindi, di fatto, porteremo un vantaggio all’applicazione controllata da facebook, aumentando la distribuzione di cuoricini, l’invio di messaggi e magari produzione di nostri contenuti come storie e foto. Come sempre ogni mossa che sembra sviluppata a nostro favore è in realtà, e anzitutto, un modo per far girare meglio i propri affari.