Un settore in crescita che vale sempre di più. Sempre più consumatori preferiscono bevande salutari e non si fanno convincere dalle bibite a 0 calorie
Le bevande analcoliche sono un segmento di mercato in crescita, sempre più apprezzato dai consumatori. È questa l’istantanea scattata dal rapporto 2017 Away-From-Home Beverage Study della Technomic Inc. I softdrinks, il the, il caffè, i succhi, gli energy drinks sono parte di un mercato in ascesa, le cui vendite sono fruttate nel 2016 181 miliardi di dollari, pari a 113 miliardi di “porzioni” vendute.
Soda e caffè sono i prodotti più venduti nel mercato, ma – stando ai dati- caffè speciali (in vari format, dia bevande fredde che calde) ed energy drinks continueranno la loro ascesa per i prossimi 3-5 anni.
Un dollaro su 5 nelle consumazioni fuori casa è destinato al beverage
“Un dollaro su 5 tra quelli spesi per consumazioni fuori casa è destinato al segmento beverage – ha commentato David Henkes, autore del rapporto – Il beverage è costituisce una parte importantissima dell’esperienza del consumatore. È centrale che tutti gli operatori di mercato se ne rendano conto. Ci sono importanti innovazioni nel settore come il latte vegetale, l’acqua aromatizzata, succhi di frutta freschissimi che sono sempre più richieste dal consumatore ”.
Anche se sono ancora la freschezza e la ricerca del gusto a dominare le preferenze del cliente, è crescente il desiderio di bevande che siano salutari e che vadano al di là del concetto di beverage come puro complemento al pasto: la bevanda assume più importanza in quanto prodotto autonomo, da consumare in vari momenti della giornata, come se fosse uno snack.
Dal rapporto emerge anche una maggiore consapevolezza dei consumatori, che non percepiscono più come salutare la bevanda con zero calorie, perché sono ormai note le proprietà dei dolcificanti in stile aspartame. I consumatori preferiscono dolcificanti naturali, come miele o stevia.
Infine, il brand rimane un elemento molto importante per la metà dei consumatori intervistati: la nuova generazione tende a dare minor importanza al brand e si concentra maggiormente sul prezzo e sul sapore.