Il 20 e 21 ottobre le startup saranno impegnate in 48 ore di hackathon presso l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino per il terzo anno della Nasa International Space Apps Challenge
La space economy italiana è in trampa di lancio. Il nostro Paese infatti, risulta essere in prima fila nello sviluppo di tecnologie spaziali che saranno presto protagoniste della nostra vita.
Un settore, quello dello spazio, destinato a crescere velocemente e attrarre sempre più capitali. È il momento giusto quindi per la terza edizione della Nasa Space Apps Challenge, la competizione internazionale per startup ospitata dall’Incubatore I3P del Politecnico, che coinvolge scienziati, creativi e artisti con lo scopo di risolvere le sfide che riguardano il pianeta Terra e lo Spazio attraverso molteplici discipline, dalla robotica al design.
Una maratona di 48 ore che si svolgerà in contemporanea in 189 città del mondo tra il 19 e il 21 ottobre.
La situazione italiana
Nel mondo la space economy vale 350 miliardi di dollari e si preveda possa raggiungere i 2.700 miliardi nel 2045. Dal 2000 ad oggi ci sono stati 6,3 miliardi di capitali investiti in startup spaziali negli ultimi 20 anni, l’80% negli ultimi tre.
In Italia sono 250 le aziende operative in tutta la filiera, con 6mila persone occupate e un fatturato totale di 1,9 miliardi di euro. Siamo il terzo Paese in termini di contributo al budget europeo. Inoltre siamo uno dei pochi Paesi ad avere la filiera industriale completa: dal satellite al software, tutto viene realizzato su suolo italiano.
Nell’ultimo anno poi, ha visto la luce a Matera il primo acceleratore di imprese dedicato all’economia dello spazio e, entro il 2019, sarà aperto un fondo di Venture Capital per le startup spaziali – con obiettivo di raccolta di 80 milioni di euro – da parte di Primomiglio sgr, la società di gestione del risparmio fondata da Gianluca Dettori, e Agenzia Spaziale Italiana.
L’hackaton della Nasa
La Space Apps Challenge a Torino avrà inizio sabato 20 ottobre e il tema di quest’anno sarà “Terra & Spazio”. Obiettivo: realizzare progetti in differenti settori e sperimentare soluzioni per risolvere le più grandi sfide dell’universo.
Lo scorso anno ci sono stati oltre 25mila partecipanti, che hanno sviluppato e presentato più di 2mila progetti. Per rispondere alla sfida lanciata dalla NASA tutti i partecipanti potranno utilizzare la banca dati dell’agenzia spaziale americana, sfruttando i dati su oceani, terreni ed esseri viventi che le loro infrastrutture raccolgono tutto l’anno.
Successivamente, i team potranno iniziare a lavorare e sviluppare i propri progetti con il supporto dei mentor. Questa fase potrà andare avanti per tutta la notte, fino alla domenica pomeriggio quando i progetti dovranno essere presentati alla giuria locale e pubblicati nella piattaforma online per poter partecipare alla sfida globale.
Come partecipare
La partecipazione alla Nasa International Space Apps Challenge è gratuita, previa registrazione tramite la piattaforma ufficiale. I settori interessati dall’hackathon sono i più disparati visto che, per le tecnologie spaziali, si prevede un rapido sviluppo in aree che vanno dall’agricoltura di precisione alla sicurezza, dalla scuola alla telefonia, fino all’osservazione della Terra.
La sfida coinvolgerà dunque profili professionali trasversali. Le categorie in cui sarà possibile partecipare sono sei: si va dalla progettazione di edifici, aiutanti robotici o altri strumenti utili alla cittadinanza agli strumenti didattici. Nella categoria “Volcanoes, Icebergs and Asteroids” invece, bisognerà trovare soluzioni per prevedere e monitorare gli eventi naturali straordinari e risanare i luoghi colpiti. Ulteriori sfide: trovare soluzioni per migliorare la vita sulla Terra attraverso un miglior utilizzo delle risorse esistenti e strumenti per monitorare e combattere il surriscaldamento terrestre. Infine, in “A Universe of beauty and wonder” sarà necessario affrontare le questioni spaziali dal punto di vista tecnologico ma anche artistico.
Grazie al sostegno del Consolato Generale USA di Milano, saranno premiate le tre idee migliori. Per il primo classificato è previsto un premio di 1300 euro.