La startup che promuove un modo tutto nuovo di fare la spesa e Slow Food Italia aprono a Milano uno spazio per acquistare prodotti freschi, genuini, a Km 0. Eugenio Sapora: «Se funziona è un’iniziativa replicabile in tutta Italia»
Erano fra i 3500 alla Fiera Milano Rho ad ascoltare lo storico discorso di Obama a Seeds&Chips il 9 maggio. E hanno accolto l’ex presidente degli Stati Uniti con l’entusiasmo che merita. I ragazzi dell’Alveare che dice Sì! hanno anche loro da festeggiare un appuntamento importante: il 10 maggio ha aperto a Milano (via Piranesi 12) il primo Gruppo di Acquisto 2.0 nato dalla collaborazione tra la startup che promuove un modo tutto nuovo di fare la spesa, e Slow Food Italia. Unendo tecnologia e agricoltura sostenibile, l’Alveare che dice Sì! offre ai cittadini la possibilità di acquistare prodotti freschi, genuini, a Km 0 e ora anche dei produttori aderenti a Slow Food. L’Alveare che dice Sì! è una vera e propria comunità virtuale che, tramite il portale www.alvearechedicesi.it, permette a produttori locali e consumatori di unirsi per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a Km 0 come frutta, pane, verdura, formaggi, salumi e dolci. Le ordinazioni e il pagamento avvengono online. Successivamente viene fissato un giorno a settimana in cui produttori e consumatori possono conoscersi per la distribuzione dei prodotti in un luogo “fisico” come un bar, un ristorante, una sala dell’associazione o, per l’appunto, la sede di Slow Food Milano, che aprirà le sue porte ogni giovedì dalle 18.30 alle 19.30. Ne abbiamo parlato con Eugenio Sapora, Responsabile Nazionale della Rete de L’Alveare che dice Sì!
62 Alveari aperti solo in Lombardia
«L’Alveare che dice Sì! nasce con l’intento preciso di rivalutare il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano – spiega Eugenio Sapora – è quindi del tutto naturale che nascesse una collaborazione con Slow Food, organizzazione no profit da sempre impegnata a dare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi lo produce, dell’ambiente e delle tradizioni. Milano è un punto di partenza importante: con 62 Alveari aperti e in costruzione, la Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di Gruppi di Acquisto 2.0 in tutta Italia e si dimostra la più attenta a valorizzare e a promuovere i prodotti a Km 0».
Con Slow Food anche in altre città
La presentazione dell’Alveare di Slow Food Milano sarà seguita da un Alveritivo offerto dai produttori aderenti. «Apriamo questo Alveare delle Terra – spiega ancora Eugenio – in collaborazione con la condotta Slow Food di Milano. Se funziona è un’iniziativa replicabile in tutta Italia». Non solo l’Alveritivo però, «all’inaugurazione i contadini delle campagne circostanti portano i loro prodotti per farli assaggiare al quartiere».
Incubati presso Treatabit
L’Alveare che dice Sì! è una startup nata nel 2016 e incubata presso Treatabit, il percorso per le startup digitali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino. E’ un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La ruche que dit oui”, dove ha ottenuto un grande successo: ad oggi sono più di 650 gli Alveari presenti Oltralpe.