La sperimentazione in corso allo scalo Forlanini di Milano sviluppata grazie a varchi e tecnologie dei gruppi svizzero e spagnolo
Da pochi giorni all’aeroporto di Linate, a Milano, è partita una sperimentazione, in scena fino alla fine dell’anno, per l’imbarco automatico in aereo col riconoscimento facciale. In sostanza, dopo una prima registrazione nei chioschi automatici con la scansione del documento, del volto e della carta d’imbarco, sarà possibile affrontare l’intero percorso nel Forlanini, compreso appunto il passaggio al gate, senza mostrare nulla. Cioè, appunto, usando il volto come lasciapassare. Tutto questo solo sui voli Alitalia verso Roma Fiumicino e solo per chi fa parte delle fasce più elevate di Millemiglia, il programma fedeltà dell’ex compagnia di bandiera (Freccia Alata e Freccia Alata Plus) o per chi abbia acquistato un posto confort. Ovviamente è una scelta personale.
Una procedura, resa possibile grazie alla collaborazione con Enac e Polizia di Stato, che trasforma una delle fasi più frustranti del viaggio in poco più di una passeggiata e che si sta sperimentando in diversi altri aeroporti internazionali, da Atene a Schiphol (Amsterdam) passando, in misura minore, per lo stesso hub capitolino di Fiumicino. A implementare il nuovo sistema di “face boarding” promosso da Sea, la società milanese degli aeroporti, sono state Dormakaba ed Everis Aerospace, Defense and Security (everis Ads). La registrazione iniziale non serve per i voli successivi: basterà cambiare il pnr o il numero del biglietto elettronico su un’app dedicata, che può essere in realtà sfruttata anche per la registrazione iniziale.
Nel progetto Dormakaba ha svolto il ruolo di coordinatore tra le parti coinvolte: ha fornito i varchi installati al passaggio di sicurezza così come quelli d’imbarco. Entrambi i tipi di gate sono stati equipaggiati con la tecnologia di riconoscimento facciale di Everis Ads per l’identificazione dei viaggiatori. Sempre Everis, colosso spagnolo di consulenza e outsourcing nei maggiori settori di business, ha inoltre fornito l’applicazione mobile, il motore di gestione centrale, i Facepod per la conferma dell’identità al punto di controllo sicurezza e i chioschi aeroportuali collocati al piano partenze, uno dei quali sarà presto anche nella Vip lounge Alitalia.
E la privacy? Secondo Sea la tecnologia è “sicura, semplice e veloce”, non memorizza foto dei passeggeri ma serve appunto solo a triangolare gli elementi identificativi. Il sistema è inoltre collegato alle applicazioni di validazione del gestore aeroportuale e comprende gli sviluppi tecnologici necessari a garantire i livelli di riservatezza richiesti dal Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (Gdpr) per i sistemi di riconoscimento biometrico.