La giornalista Amy Chozick ha incontrato quella che fino a dieci anni fa era la stella del panorama tech della Silicon Valley. Pochi mesi fa è stata condannata a oltre 11 anni di carcere per aver frodato gli investitori
Questa volta non è stata lei direttamente a finire al centro delle polemiche, bensì uno dei giornali più autorevoli al mondo, il New York Times, che le ha dedicato un’intervista-profilo, raggiungendola a San Diego dopo anni di lungo silenzio vissuti sempre più lontana da quella condizione di imprenditrice prodigio della Silicon Valley. Elizabeth Holmes, 39 anni, è l’ex Ceo di Theranos, una biotech fallita e finita al centro delle polemiche per aver frodato gli investitori in merito alla propria tecnologia: in sostanza il dispositivo medicale – rivelatosi poi un imbroglio – prometteva un processo rivoluzionario dell’analisi del sangue partendo da una sola goccia, senza alcun prelievo con ago. Nel 2015 il Wall Street Journal ha svelato la truffa, facendo crollare il castello di carta: pochi mesi fa Elizabeth Holmes è stata condannata a oltre 11 anni di carcere (è in attesa di entrare in un penitenziario). In un momento così delicato per lei, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui racconta come è cambiata l’imprenditrice in questi anni. Sui social non sono mancate le critiche per un profilo giudicato troppo benevolo di una persona che ha messo a rischio la vita dei pazienti con la propria idea d’impresa.
pretty incredible to write a performatively angsty bazillion-word profile of Elizabeth Holmes without ever addressing the certainty that her lies would have killed people if she hadn’t been busted, or the equal certainty that she herself knew this
— Albert Burneko (@AlbertBurneko) May 7, 2023
L’articolo pubblicato è il frutto di una chiacchierata tra la giornalista Amy Chozick ed Elizabeth Holmes. Uno dei primi passaggi in cui si sottolinea il cambiamento dell’ex imprenditrice riguarda l’aspetto estetico. Non indossa più dolcevita alla Steve Jobs – l’idolo indiscusso ai tempi in cui la sua azienda valeva su carta 9 miliardi di dollari – e ha una voce molto diversa rispetto a quella impostata e resa volutamente più profonda quando cavalcava la cresta dell’onda incontrando i grandi della terra come l’ex presidente USA, Bill Clinton. «Sogno ancora di poter dare un contributo in questo settore», ha detto Holmes nell’intervista riferendosi all’healthcare – Sento ancora la stessa vocazione di sempre e penso che ci sia ancora bisogno». Questo è uno dei passaggi più criticati dal momento che se il Wall Street Journal non avesse fatto luce sulla truffa, Theranos avrebbe messo a rischio la vita di molte persone. Va evidenziato che Holmes non è stata condannata per frode nei confronti dei pazienti.
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Su TechCrunch è stato pubblicato un commento nel quale si analizza la scelta della giornalista di calarsi in una giornata tipo di Elizabeth Holmes, passeggiando con il compagno e i figli, incontrandone la famiglia ed entrando in empatia con una persona condannata a oltre 11 anni di carcere per truffa. L’ex Ceo non rilasciava interviste dal 2016 e dal lungo profilo dedicatole si conferma la presenza di un carattere da leader mai scalfito. «La signora Holmes – commenta la giornalista – è diversa da chiunque abbia mai incontrato: modesta ma ipnotica. Se ci si trova in sua presenza, è impossibile non crederle, non essere presi da lei e non farsi coinvolgere da lei».
«Se odiate Elizabeth Holmes – spiega sempre Amy Chozick – probabilmente penserete che la sua finta perenne raucedine faccia parte di un elaborato piano per frodare gli investitori. Se siete invece una persona che simpatizza per la signora Holmes, allora per voi l’inflessione alla James Earl Jones era nient’altro che un segno della ginnastica impossibile che le fondatrici devono compiere per essere prese sul serio. Se invece avete trascorso del tempo con la signora Holmes, come ho fatto io, allora potreste pensare come me che […] si trattava di entrambe le cose».