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Dopo il successo di SIOS21, StartupItalia è tornata a Giffoni Valle Piana per incontrare la Generazione Z
Sostenibilità non è soltanto visione e racconto. Racchiude innumerevoli aspetti tecnici da tenere sotto controllo e da conoscere. Ad esempio quando si parla di criptovalute, così come di impatti del metaverso e del digitale sull’ambiente in termini di emissioni. Le nuove generazioni non hanno risposte, ma molte domande. E, le domande, sono il pane quotidiano quando ci si trova a Giffoni. StartupItalia è tornata in quest’angolo della provincia di Salerno, dove oltre 50 anni fa è nato il Festival del Cinema per Ragazzi, per partecipare a Verde Giffoni, che tra i tanti appuntamenti aveva in programma “Generazione Z, parola chiave: sostenibilità”, organizzato da Giffoni Innovation Hub.
Siamo arrivati a Giffoni pochi mesi dopo il successo della tappa di SIOS21 alla Multimedia Valley, per incontrare i giovani e discutere con loro su uno dei temi più importanti della nostra epoca. Tema che, sul magazine, raccontiamo con le testimonianze di startup e imprenditori che investono sul green. «Ad oggi, in Italia, ancora non esiste una lista ufficiale delle startup impegnate sulla sostenibilità – ha spiegato dal palco Chiara Trombetta, Direttrice dei progetti editoriali e degli eventi di StartupItalia – ma ad oggi sappiamo che 300mila imprese italiane hanno investito in sostenibilità. La cosa interessante è che non esiste una grande differenza tra nord e sud».
I ragazzi e le ragazze presenti a Giffoni hanno ascoltato oltre 20 storie di aziende, con imprenditori, rappresentanti e innovatori che hanno portato sul palco la propria idea di sostenibilità. Chi partendo dai dati, chi dal concetto di responsabilità individuale, chi da una storia. Una cosa però ha accomunato gli interventi: se è vero che andiamo verso una società sempre più digitale, la tecnologia non deve guidare la sostenibilità, ma esserne un supporto. Nel corso dell’evento, che potete rivedere sui nostri canali social, si è parlato anche di green washing, proprio perché i giovani pretendono serietà e approfondimento quando si discute dei molteplici impatti che le attività umane hanno sull’ambiente e sulla società.
Sostenibilità non ha a che vedere soltanto col green. Ma anche con inclusione, accessibilità e valorizzazione delle diversità. Dell’importanza, ad esempio, del diversity manager ha parlato Nicola Tagliafierro, Head of Global Sustainability a Enel X. Tra pochi mesi la prossima edizione del Festival del Cinema di Giffoni sarà dedicato agli invisibili, termine inequivocabile che può raggruppare moltissime categorie di persone, vicine e lontane, che soffrono. Durante Verde Giffoni, nella Sala Galileo è stata citata, ad esempio, la tragedia quotidiana del lavoro minorile, piaga sociale sulla quale non bisogna mai abbassare la guardia. Parlare di sostenibilità significa combattere anzitutto ingiustizie simili.
L’occasione di Verde Giffoni è stata preziosa anche per comprendere quanto il percorso verso la transizione ecologica, faticoso e costoso, richieda per forza la presenza e l’attivismo di tutte le aziende, grandi e piccole. A Giffoni ce n’erano parecchie presenti proprio per interfacciarsi con un pubblico attento e sempre pronto al confronto. «Nella sostenibilità si vince insieme», ha commentato Angelo Fienga, Director Sustainable Solutions EMEAR in Cisco.
Giovani liceali o universitari hanno avuto modo di conoscere i volti delle imprese nelle quali un domani potranno lavorare e dare il proprio contributo per un mondo diverso. Nel lungo flusso di idee alternatesi sul palco, c’è stato anche spazio per il valore dell’informazione e di quella ecologia del pensiero più volte evidenziata da Claudio Gubitosi, direttore del Festival. Anche questa è sostenibilità, che parte dall’individuo per conoscere meglio il mondo e compiere le scelte migliori.