L’avevano recuperata al largo di Cervia nell’estate 2020. In tutti questi anni se ne sono presi cura gli esperti del Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat a Marina di Ravenna. Stiamo parlando di Cenere, così è stata soprannominata la tartaruga di specie Caretta caretta che il personale è riuscito a salvare anche con la tecnologia. Grazie alla stampante 3D e al laser, sono stati infatti realizzati sei gusci su misura per consentire di curare nel frattempo le ferite al carapace.
Come si legge su Repubblica, la convalescenza è stata lunga dopo 11 interventi chirurgici complessivi, ma ha portato al passaggio successivo. Ovvero il trasferimento in una vasca dell’Acquario di Cattolica, dove Cenere può nuotare sotto osservazione. L’animale non riesce a muovere le pinne posteriori, ma l’obiettivo è far in modo che possa tornare a nuotare libera in mare.
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