In Argentina sono pochi gli insegnanti che conoscono la lingua dei segni: così i bambini non udenti spesso restano indietro con l’apprendimento. L’associazione Canales li aiuta a imparare attraverso video su Youtube in cui si interpretano le fiabe in lingua dei segni
Addormentarsi mentre la mamma o il papà leggono una fiaba. Questo è il modo in cui si conclude la giornata di tanti bambini, ma non per quelli che la voce dei genitori non possono sentirla. Così, l’organizzazione argentina Canales – che da anni si occupa dei diritti dei non udenti – si è posta la domanda: “Come poter leggere una fiaba a un bambino sordo?”. A risolvere l’enigma è bastata una videocamera. Con poche semplici mosse i volontari hanno creato una biblioteca online, accessibile a tutti attraverso il sito dell’organizzazione e il loro canale Youtube.
I racconti – dai classici come “Cappuccetto Rosso” e “La bella addormentata nel bosco”, ai titoli di autori contemporanei – vengono interpretati nella lingua dei segni argentina, mentre una voce fuori campo legge le pagine del libro. Queste, ricche di illustrazioni animate, si girano man mano che il racconto va avanti, proprio come si fa quando si legge un vero libro.
In questo modo, il genitore può condividere pienamente col proprio bambino la lettura della fiaba, anche se attraverso un tablet o un pc.
Inoltre, dal momento che le storie vengono lette – e non narrate – il bambino può seguire la corrispondenza fra il segno e le parole e migliorare così la propria conoscenza della lingua scritta.
I videolibros potrebbero quindi rappresentare una svolta nel cammino educativo dei bimbi non udenti in Argentina, dove “i bambini sordi vengono troppo spesso privati della possibilità di accedere ad una vera istruzione”, dice la direttrice dell’organizzazione Canales, Silvana Veinberg. “Questo accade perché raramente trovano a scuola insegnanti che conoscono sia la lingua dei segni che la lingua scritta nazionale, per cui rimangono molto indietro nell’apprendimento. Inoltre, nel 90% dei casi questi bambini nascono in famiglie in cui tutti i membri sono udenti e conoscono poco la lingua dei segni. Di conseguenza, il bambino sordo rimane isolato dal mondo esterno, senza poter leggere i libri di scuola, i fumetti, i romanzi”.
Per assolvere a queste gravi lacune del sistema educativo argentino, Silvana Veinberg e la sua organizzazione si sono posti l’obiettivo di estendere il diritto all’accesso ai libri e alla letteratura a tutti i bambini sordi che conoscessero la lingua dei segni argentina. L’importanza di questa idea innovativa è stata recentemente riconosciuta a livello internazionale.
I videolibros sono stati inseriti dal WISE (World International Summit for Education) fra i sei progetti educativi più innovativi dell’anno
“Con i soldi del premio – conclude la Veinberg – finanzieremo altri progetti specificamente studiati per i non udenti. Stiamo già lavorando a dei manuali di grammatica spagnola, a un video sull’educazione sessuale e anche a un videolibro di racconti pensati per le nonne sorde. Così che anche loro possano raccontare delle storie ai propri nipoti”.
di Antonella Spinelli