Durante la pandemia, tra il marzo 2020 e il maggio 2021, le scuole sono state completamente o parzialmente chiuse per più di 30 settimane in metà dei Paesi del mondo. Diciannove di questi alla fine di giugno erano ancora costretti alla sospensione totale delle lezioni in presenza. Sono oltre 900 milioni gli studenti che sono stati colpiti dalla chiusura degli istituti scolastici a causa del Covid-19.
Dall’istruzione al lavoro, a livello globale l’occupazione giovanile è diminuita dell’8,7% nel 2020 rispetto al 3,7% di quella degli adulti, con il calo più pronunciato nei paesi a reddito medio e le donne più colpite degli uomini. La formazione professionale è stata interrotta per l’86% degli apprendisti e per l’83% degli stagisti, secondo i dati forniti dal sito dell’Onu. Risultato? Aumenta ulteriormente l’allarme per i NEET (Neither in Employment or in Education or Training), ovvero per quella fascia di persone, soprattutto di giovane età, che non ha né cerca un impiego e non frequenta una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale.
I ragazzi che oggi hanno tra i 15 e i 24 anni potrebbero pagare per anni le conseguenze di questa interruzione della formazione scolastica e della sospensione delle prime esperienze lavorative. Per questo l’edizione 2021 del World Youth Skills Day, che si celebra ogni 15 luglio, è ancora più importante. La Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili quest’anno renderà omaggio alla resilienza e alla creatività di tanti giovani, che durante la crisi hanno saputo adattarsi e reagire. Sarà anche un’occasione fondamentale per riflettere su come gli istituti di istruzione e formazione tecnica e professionale (TVET, Technical and Vocational Education and Training) si sono adattati alla pandemia e alla recessione. Soprattutto, sarà il momento ideale per discutere di come affrontare la ripresa e stabilire le priorità per il mondo post Covid-19.
Il primo World Youth Skills Day nel 2014
Il World Youth Skills Day è stato istituito nel 2014 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha voluto così sottolineare l’importanza strategica dell’istruzione e della formazione nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Da allora questo evento annuale offre un’opportunità unica di dialogo tra giovani, istituzioni scolastiche, imprese, organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, responsabili politici e partner per lo sviluppo. L’obiettivo da raggiungere nei prossimi 9 anni, oltre a garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad un’istruzione a costi accessibili, eliminando la disparità di genere e tutelando le persone più fragili, è quello di “aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse quelle tecniche e professionali, per l’occupazione, il lavoro dignitoso e la capacità imprenditoriale”.
L’importanza dell’istruzione e formazione tecnico-professionale
Guardare oltre la crisi causata dal Covid-19 è essenziale. Entro il 2030 la popolazione giovanile crescerà di oltre 78 milioni, quasi la metà dei quali nei paesi a basso reddito. I soggetti che si occupano di istruzione e formazione, soprattutto il sistema TVET, devono rispondere a questa sfida, fornendo ai giovani le skills necessarie per accedere al mondo del lavoro, comprese le competenze per l’attività autonoma. Devono inoltre migliorare la loro capacità di offrire percorsi formativi adatti alle mutevoli richieste di competenze da parte delle aziende, individuare nuove strade per aumentare la produttività e contemporaneamente i livelli salariali, ridurre le barriere di accesso al mondo del lavoro e garantire che le competenze acquisite siano riconosciute e certificate. Entro il 2025 il 40% delle “core skills” dei lavoratori di oggi sarà infatti cambiato in risposta alle domande del mercato. Le opportunità di sviluppo delle competenze vanno offerte anche alle persone poco qualificate, che sono sottoccupate o disoccupate, e ai giovani NEET.
World Youth Skills Day, sui social i video dei giovani da tutto il mondo
Per raggiungere questo obiettivo è stato creato il progetto Bridging Innovation and Learning in TVET (BILT), ovvero una piattaforma per supportare l’identificazione e l’implementazione delle nuove qualifiche e competenze attraverso un approccio ecosistemico. Non solo: ai giovani che continuano a mostrare la loro adattabilità e resilienza in questo momento difficile l’UNESCO-UNEVOC International Centre for Technical and Vocational Education and Training ha chiesto di inviare tramite i social (#WYSD2021) un video personale di 60 secondi, in cui ognuno racconti come sta continuando ad acquisire conoscenze e competenze nonostante il blocco imposto dall’emergenza. Queste storie saranno condivise come parte della campagna per celebrare la Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili ed evidenziare l’importanza dello sviluppo delle skills per un giovane resiliente.