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Andiamo a curiosare nel percorso di crescita intrapreso con successo da due startup italiane attive nel campo del turismo e della smart mobility
Startupitalia accende i riflettori su un percorso di crescita intrapreso con successo da due startup italiane attive nel campo del turismo e della smart mobility, all’apparenza distanti per provenienza geografica, ma unite da obiettivi comuni a tanti giovani imprenditori: cercare supporto economico e competenze per sviluppare la propria impresa a impatto e attrarre contestualmente nuovi investitori.
Una risposta che Giovanni D’Alessandro – fondatore di Tripmetoo – e Stefano Arvati – Founder di Moove – hanno trovato nella partecipazione alla Call For Impact di Get it!, il programma di empowerment e impact investment readiness per idee e start-up a impatto, realizzato da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore in partnership con Cariplo Factory, e ancora attivo con numerose opportunità riservate all’ecosistema impact.
Dopo la candidatura al programma e la partecipazione al Selection Day di Get it!, i 2 team hanno affrontato rispettivamente e con successo un percorso di accelerazione e mentorship “su misura” del valore di 25.000 euro e, prendendo parte all’Investor Day, si sono posizionate – insieme a Veisnshow, Beltamap ed eArs – tra le prime 5 startup ad aver accesso al portafoglio della Fondazione, braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing.
Una istantanea dell’Investor Day – Get it!
L’esperienza di Tripmetoo e mOOVe nell’ambito di Get it!
Tripmetoo (qui il sito) – startup di origine campana – ha ideato nel 2017 una piattaforma web accessibile anche a ipovedenti e dislessici, che consente ai travelers con bisogni specifici – come disabilità, esigenze alimentari o familiari – di poter pianificare e vivere esperienze turistiche in modo adeguato alle proprie necessità.
Nel 2018 Tripmetoo ha partecipato alla Call For Impact di Get it! su Turismo Accessibile e Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Ambientale. Dopo aver conseguito un percorso di accelerazione presso Campania New Steel e di mentorship sotto la guida di Dario Maccarrone – entrambi offerti dal programma e della durata complessiva di 6 mesi – ha beneficiato dell’investimento di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
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Un percorso analogo è stato intrapreso da Moove, startup milanese che ha ideato un concept innovativo per la costruzione dei percorsi ciclabili: modulari, di facile installazione e realizzati con materie plastiche riciclate. Le piste targate Moove sono facilmente amovibili in quanto vengono posizionate sui sottofondi esistenti, restando separate e sopraelevate rispetto al suolo, e sono dotate di sensori e tecnologia integrata.
Al termine di un percorso di accelerazione presso Impact Hub Milano e mentorship sotto la guida di Massimo Stucchi anche la start-up milanese è entrata di recente nel portafoglio di partecipate della Fondazione.
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“Il percorso di investimento realizzato con Tripmetoo e mOOve è emblematico dell’approccio integrato all’impact investing che promuoviamo e che definiamo “social venture building”, proprio per la sua propensione a stimolare lo sviluppo di nuove imprese, con un approccio bottom-up. Nel caso specifico, infatti, per garantire alle start-up un supporto completo a 360° è stato necessario coordinare con attenzione il percorso di capacity building con l’investimento diretto nel capitale della società, accompagnando inizialmente il progetto lungo un percorso di crescita graduale e, solo al termine dello stesso, intervenendo con le risorse necessarie al suo sviluppo. Nella nostra visione, solo equilibrando l’offerta di competenze e capitale paziente con un approccio addizionale e inclusivo l’impact investing – nell’accezione più stretta del termine – è in grado di innescare reali processi di innovazione a impatto, incoraggiando lo sviluppo di soluzioni innovative e non ancora “investment ready”, ma potenzialmente capaci di soddisfare i bisogni più urgenti e in diversi settori: welfare, sanità, istruzione e formazione, ambiente, housing, digital trasformation, arte e cultura, etc.”- ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture GDA.
Il Social Venture Building Model