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Progetto 2000 Group è un’azienda che ha la sua sede a Milano – in via Marco Polo, 5 – e che ha una particolarità: la sua squadra è costituita prevalentemente da donne, molte sono manager e in azienda le nascite hanno raggiunto quota 130. Roberta Zivolo, fondatrice insieme al prof. Bruno Dei dell’azienda e presidente, fa delle donne e della maternità un punto di forza: “Dopo quarant’anni la mia azienda rosa è ancora in piedi e gode di ottima salute, grazie soprattutto alle mie donne. Perché quando si fa squadra tutto si può realizzare”.  Una scelta precisa e convinta, che ribalta le tradizionali convenzioni legate al genere e alla conciliazione tra lavoro e maternità e dove dipendenti – uomini e donne – trovano flessibilità e benessere.

Le origini di Progetto 2000

Progetto 2000 nasce dalla volontà di creare un’azienda diversa, dove le persone fossero al primo posto. Spiega Roberta Zivolo: “Quando sono stata assunta nella prima azienda, purtroppo, c’era veramente tanta tristezza, tanta competizione; quello che spiccava era un clima di perenne rivalità e questa cosa mi aveva dato molto fastidio. Mi vedevo circondata da persone frustrate, malinconiche. Purtroppo, il sistema insegnava questo: dovevamo essere l’una più brava dell’altra a tutti i costi, senza guardare in faccia nessuno. Piano piano, un lavoro dopo l’altro, sono riuscita a mettere da parte risparmi e a concepire il progetto di un’azienda diversa, dove le persone potessero essere davvero felici, valorizzando il loro potenziale. Poi c’è stato un pellegrinaggio a Medjugorje che mi ha aiutata a mettere a fuoco quel progetto, il sogno di una nuova società, utopica secondo alcuni, ma che poggia su radici solide, su fondamenta granitiche. Quando sei in quei luoghi tutto cambia: senti la Madre Celeste che parla e bussa al tuo cuore; e io scelsi di ascoltarla, di aprirle le porte della mia anima e da qui la costituzione della Progetto 2000. La mia squadra, tutta al femminile, continuava a ingrandirsi e io seguitavo ad assumere donne in modo incredibile, senza rendermi conto che era questa la missione della mia vita. Quando sono tornata, l’azienda è decollata”.

Manager donne e 130 bambini nati: la missione di Roberta Zivolo

I dati di Progetto 2000 sono tinti di rosa e di fiocchi per i nuovi nati. Spiega la Zivolo: “A oggi sono centodue tra collaboratrici e collaboratori, così li definisco; l’85% dei manager sono donne. Il nostro motto è qualcosa di più di un semplice slogan: ferie e orari sono sacri! Questo rappresenta un impegno sincero, che ho assunto fermamente. Lo ripeto spesso, ma soprattutto lo rendo possibile. Quando le mie collaboratrici andavano in ferie, dicevo loro ‘Andate in ferie in due, marito e moglie, ma tornate in tre, mi raccomando’. Lo hanno fatto tutte e a oggi sono 130 i bambini nati nella mia azienda. Questa è stata la mia prima missione”.

Roberta Zivolo

La maternità e il benessere come risorsa

La maternità in Progetto 2000 diventa risorsa e la tutela del benessere individuale diventa il mezzo per salvaguardare anche il benessere aziendale, come sottolinea Roberta Zivolo: “Ogni qual volta mi annunciavano una maternità, toccavo il cielo con un dito, era una grande festa per tutti! Nella mia azienda all’annuncio di ogni maternità è sempre entrato nuovo lavoro. Convergiamo tutti verso un progetto comune, in vista del benessere generale. È di aiuto all’evoluzione dell’azienda andare incontro alle esigenze di ognuno, effettuando variazioni dell’orario o delle modalità di lavoro”. Roberta ha le idee chiarissime e le sue scelte a oggi sembrano essere vincenti: “Tendo sempre a immedesimarmi in loro e comprenderne le necessità economiche e personali. Permetto di seguire i figli a scuola, di affrontare le problematiche connesse alla vita familiare, di sottoporsi a visite mediche di controllo, molto frequenti nelle donne. Tutelarle è il primo passo per farle lavorare bene: questo metodo fa sì che la nostra azienda abbia un forte riscontro umano e imprenditoriale, anche se sul piano economico risente dei maggiori costi che tuttavia vengono da me considerati un investimento. All’Università insegnano a far quadrare i conti in orizzontale e verticale e che un’azienda sta in piedi solo perché ci deve essere il profitto. In questo mondo così egoico, che razionalizza tutto, dove ogni cosa deve quadrare alla perfezione secondo criteri spesso incomprensibili, si stabilisce che sia necessario un margine consistente per tenere in piedi un’azienda, altrimenti è meglio chiuderla. Io non ho mai dato priorità a questo dato. Sono ricca per i 130 bambini nati. In Progetto 2000 Group lavorano 6 di quegli ex bambini che oggi sono laureati, alcuni lavorano a fianco delle loro mamme, di altri le mamme sono già in pensione. Un imprenditore dovrebbe veramente pensare a questo: incentivare la maternità, se non è un imprenditore a farlo chi lo dovrebbe fare?”.

“Tendo sempre a immedesimarmi nei dipendenti e a comprenderne le necessità economiche e personali”

 

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Un’azienda in rosa che tutela le donne

A sentire parlare Roberta Zivolo quasi non ci si crede: in un periodo storico in cui spesso le ore lavorative son messe al primo posto e la produttività esclude spesso il tempo da dedicare a se stessi, il meccanismo di Progetto 2000 funziona al contrario, dimostrando che produttività e benessere possono darsi la mano. Racconta la Zivolo: “Ognuna delle mie collaboratrici sa di essere parte di un orizzonte più ampio, nel quale si vince e si perde insieme; la nostra azienda è un luogo che favorisce la vita, non che la ostacola. La vita delle donne che lavorano si aiuta con l’ascolto sincero, con orari adatti alle esigenze, soprattutto quelle delle mamme, con dei corsi che le facciano crescere e migliorare, con la coltivazione dei talenti, con la cura della salute fisica e psicologica. Tutte cose che a Progetto 2000 Group sono diventate una rarità che funziona. Il Taylorismo da noi è superato! Di solito gli imprenditori hanno paura della maternità, tendono a percepirla come un ostacolo. Io invece sono qui a testimoniare che, dopo quarant’anni la mia azienda rosa è ancora in piedi e gode di ottima salute, grazie soprattutto alle mie donne. Perché quando si fa squadra tutto si può realizzare, anche nei momenti più difficili, stare insieme rende meno faticosa la salita. Le mie collaboratrici si spalleggiano a vicenda, rispettano i loro compiti perché io in primis ho rispettato i loro diritti. Ho sempre avuto un forte senso di condivisione, nel corso degli anni il valore sociale della mia azienda è stato ampiamente riconosciuto e abbiamo ricevuto vari premi; una bella rivincita morale rispetto a un modello che noi diamo per assodato, per il quale le ore in scrivania significano migliore qualità di lavoro. Ebbene, io sostengo che non sempre è così: spesso in un sistema come questo la gente si ammala, non è felice”.

Gite fuori porta, mostre e lavoro ai figli delle dipendenti: la ricetta di Roberta Zivolo

Le misure messe in atto da Progetto 2000 sono tante. Spiega Roberta Zivolo: “Il coinvolgimento, la considerazione e il senso di appartenenza fanno aumentare l’entusiasmo che occorre per produrre innovazione e affrontare nuove sfide che fanno trovare il senso riconosciuto al lavoro svolto e l’obiettivo – definito e chiaro – per il quale quel lavoro viene svolto. La salute di un’Azienda è il riflesso di quella delle sue collaboratrici. Nella nostra azienda vengono organizzate verifiche frequenti e informali tra dipendenti e manager. Sono proficui momenti di scambio al fine di intervenire, subito e bene, sul miglioramento del rendimento delle collaboratrici e sulla loro prospettiva di crescita nell’immediato futuro”. La Zivolo racconta alcune delle misure pro benessere attivate in azienda: “Durante il periodo delle vacanze scolastiche viene data la possibilità di fare lavorare i figli delle dipendenti, in età consona, assumendoli regolarmente; una volta al mese durante l’orario di lavoro partecipano a sessioni di lavoro per il mantenimento della salute; per tutto l’inverno mettiamo a disposizione gratuitamente arance tarocco siciliane biologiche per spremute così da far assumere Vitamina C fresca, oltre a centrifughe di verdure fresche per prevenire le malattie di stagione; diamo accessi a mostre d’arte e fiere, visione nelle sale cinematografiche di film formativi e gite fuori porta per fare community e team building, pagando il biglietto dell’autobus e/o il taxi, la guida, il pranzo e/o la cena, durante l’orario di lavoro”. Tutte azioni che di certo favoriscono un clima positivo aumentando la produttività e che sono rivolte sia alle donne sia agli uomini: “Nella mia azienda non si fa distinzione tra i benefit concessi alle donne e quelli concessi agli uomini. Se un papà necessita di avere un orario particolare per ‘turnarsi’ con la moglie per la gestione dei bambini, noi cerchiamo sempre di andare incontro alle loro esigenze”. La sua ‘ricetta’ è svelata anche nella sua autobiografia ‘La nuova EVA salverà il mondo!’: “EVA è l’acronimo di ESSERE, VITA, AMORE!”

“Gli imprenditori non devono avere paura della maternità”

In un contesto in cui spesso le mamme sono costrette a uscire dal mercato del lavoro a causa di gravidanze poco accettate e dove il tempo da dedicare al proprio benessere è sempre minore, le scelte di Roberta Zivolo rappresentano uno spunto per un cambiamento organizzativo e mentale: “Nell’anno 2019 Progetto 2000 Group ha assunto una collaboratrice che era reduce da brutte esperienze lavorative presso un’altra azienda: era stata licenziata al nono mese di gravidanza, si sentiva senza tante prospettive di lavoro, ha inviato il suo curriculum a Progetto 2000 Group ed è stata assunta, pur avendo una bambina piccola. Come ho detto, gli imprenditori non devono avere paura della maternità: se rispetti i diritti dei collaboratori, loro rispettano i propri doveri, rendendo così l’azienda sana, produttiva, senza assenteismo e senza turnover”.

“Se rispetti i diritti dei collaboratori, loro rispettano i propri doveri, rendendo così l’azienda sana e produttiva”

E in un tale contesto, lavoratori e lavoratrici possono essere liberi e libere di pensare ai loro bisogni e di condividere quanto imparano con chi sta loro accanto, come suggerisce la Zivolo: “Nella mia azienda si investe tantissimo nei corsi di formazione della persona, mettiamo anche a disposizione uno psicologo nel caso ce ne fosse la necessità. Alle mie collaboratrici consiglio sempre di partecipare a questi corsi di formazione, perché purtroppo il mondo è sempre più egoico e le persone sono sempre più prese da sé stesse e non dalla condivisione; pertanto quello che mi sento di consigliare loro è di condividere con i loro figli, parenti, amici, gli insegnamenti che ricevono da questi corsi, così facendo investono in “energia sana” che di conseguenza porta a una migliore gestione del tempo per se e per le proprie famiglie”.