Il dispositivo, sviluppato da alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, è in grado di ricostruire, sfruttando un sistema wireless e alcuni algoritmi, una sagoma abbastanza definita delle persone nascoste alla vista.
Nel 2013 alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology annunciarono di aver sviluppato Wi-Vi, un software capace di rilevare la presenza di una persona al di là di un muro. Si trattava di una tecnologia che sfruttava ed esaminava le variazioni del segnale Wi-Fi per riconoscere figure umane nascoste alla vista. Qualche settimana fa, sempre grazie agli studi del Computer Science and Artificial Intelligence Lab del MIT, è stato presentato RF-Capture, l’evoluzione di quel progetto.
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Come funziona
RF Capture è costituito da venti antenne che sono in grado di trasmettere segnali wireless a bassa frequenza, la cui potenza è pari a 1/1.000 di quelle richiesta dai segnali WiFi. Questi segnali, una volta che hanno attraversato ostacoli come muri e porte, vengono riflessi da diversi oggetti e, eventualmente, da alcune parti del corpo umano come la testa, il busto, le mani e i piedi. Il dispositivo, una volta ricevuto il segnale, è quindi in grado di ricostruire, grazie ad alcuni algoritmi, una sagoma abbastanza definita della persona che si trova oltre il muro.
Tramite questi algoritmi, inoltre, è possibile impostare una serie di comandi per far sì che lo stesso dispositivo sia in grado di riconoscere alcuni dati biometrici per stabilire le caratteristiche della persona che viene intercettata. Dati che, ad esempio, riguardano l’altezza o la larghezza delle spalle o della vita.
Un “sonar” assai preciso
Nel documento di presentazione, i ricercatori hanno paragonato il dispositivo ad un sonar e a un radar. Soprattutto perché una delle prime azioni che viene compiuta dal software consiste nell’eliminare tutti quegli elementi che possono interferire con l’individuazione delle figure umane.
Abbiamo testato la macchina su 15 soggetti e RF-Capture li ha riconosciuti dietro ad un muro con una precisione dell’88,2%.
Ma ci sono anche altre funzionalità che il sistema può identificare: ad esempio quale parte del corpo è in movimento con un’accuratezza del 99,13% a circa tre metri e del 76,4% a sette-otto metri di distanza.
A cosa può servire
Gli scienziati già ipotizzano che RF-Capture possa risultare utile in diversi ambiti. Dalla sicurezza casalinga, soprattutto nel caso di anziani e persone sole, con chiamata diretta ai numeri d’emergenza, al controllo remoto di elettrodomestici collocati in altre stanze.
Siamo in grado anche di captare quello che una persona può scrivere simulando messaggi in aria.
Una possibilità non da poco se improvvisamente ci si ritrova ad aver bisogno di aiuto immediato. Il team sta ora pensando di dar vita ad una startup che possa portare avanti le ricerche e sviluppare ancor più la tecnologia. Il primo feedback verrà dato in questi giorni in Giappone, in una conferenza di presentazione che avrà luogo dal 2 al 5 di novembre ad Osaka.