Il sindaco Sala ha deciso che domenica 2 febbraio sarà una giornata a piedi. Secondo l’ISPRA agricoltura e stufe inquinano di più delle macchine
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato su Facebook che domenica 2 febbraio sarà proibita la circolazione di auto in città. La misura choc durerà dalle 10 alle 18 ed è stata presa per far fronte all’emergenza polveri sottili: i livelli degli ultimi giorni, complice anche l’assenza di pioggia e vento, hanno superato il limite di legge di 50 μg/m3. Ma è tutta colpa delle automobili? Impianti di riscaldamento, allevamenti e sversamento dei fanghi inquinano di più nella Pianura Padana.
Il post di Sala
«Quella per l’ambiente – ha scritto il primo cittadino sul social network – è una battaglia di lungo periodo, che si realizza attraverso misure strutturali e scelte di ampia visione. Allo stesso tempo, però, le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente». La reazione della Lega e delle opposizioni è stata immediata: il partito ha depositato una mozione in Regione per impedire il blocco delle auto.
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Le voci più inquinanti
Secondo i numeri pubblicati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) gli allevamenti e lo sversamento di fanghi e liquami pesano per il 15,1% sulle emissioni, mentre stufe e riscaldamenti sono responsabili del 38% del particolato in atmosfera. Fatta la somma, queste due voci rappresentano oltre la metà dell’inquinamento che, soprattutto al Nord, ammorba l’aria. «Ben vengano le giornate senz’auto – ha premesso Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – la politica deve fare la sua parte, ma tutti i cittadini dovrebbero cogliere quest’occasione per cambiare le proprie abitudini». E non soltanto per quanto riguarda il vizio dell’auto sempre e comunque.
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Se è vero che le automobili non sono le principali responsabili dell’inquinamento, il traffico urbano pesa comunque (e molto) su vivibilità e sicurezza stradale nei centri urbani, spesso ostaggi di lunghe code e parcheggi selvaggi. «Ma non è l’unico fattore sul banco degli imputati: in questo periodo dell’anno lo sversamento dei liquami in agricoltura provoca danni all’ambiente e all’aria». Contro questa pratica Legambiente ha anche scritto al ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellenova: «Nel periodo invernale, in mancanza di attività vegetativa e, spesso, di copertura vegetale dei suoli interessati, l’azoto contenuto in deiezioni e digestati può, tramite le acque meteoriche, apportare carichi inquinanti alle acque superficiali e sotterranee».
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Un messaggio significativo: la chiusura dei centri commerciali
Insomma, le auto, troppo spesso additate come unica causa dell’inquinamento, dati alla mano non sono nemmeno la più importante. Per questo risulta davvero significativo il messaggio lanciato dal centro commerciale Scalo Milano Outlet & More, con la volontà di lasciare abbassate le serrande per l’intera giornata del 2 febbraio, come affermato dal suo amministratore delegato, Davide Lardera: «In via del tutto eccezionale, abbiamo deciso di restare chiusi unicamente per questa domenica e lanciare un messaggio di sensibilizzazione collettiva verso un tema così importante come quello della sostenibilità ambientale». Una iniziativa che non ha precedenti e che si spera possa raccogliere l’adesione degli altri centri commerciali attorno a Milano. E non solo, perché il problema è di tutti e causato da tutti.