L’idea è di un papà di un bambino autistico che ha pensato di realizzare un tandem dove chi guida è seduto dietro e il “passeggero” invece è seduto davanti, per non rinunciare a pedalare insieme e in sicurezza.
Possono essere vintage, elettriche, da città o da montagna, ce n’è di tutti i tipi e per tutte le età, sono le tanto amate biciclette. E poi ne esiste una davvero speciale, perché “ti abbraccia”, e ti fa sentire sicuro, come HugBike (hug vuol dire proprio abbraccio). L’idea è di un papà di un bambino autistico che ha pensato di realizzare un tandem dove chi guida è seduto dietro e il “passeggero” invece è seduto davanti, per non rinunciare a pedalare insieme e in sicurezza.
Un’idea che aiuta i bambini autistici
Per molti andare in bici è scontato e semplice, non è un caso che quando si vuole punzecchiare qualcuno su quanto una cosa sia facile da realizzare si dica “dai, è come andare in bicicletta!”. Ecco, in realtà non è così facile per tutti. Non lo è ad esempio per i bambini autistici, che non hanno la percezione del pericolo, possono avere difficoltà di equilibrio oppure possono scappare non appena la bicicletta si ferma.
Ed è partendo proprio dalla sua esperienza che Mario Paganessi, papà di Giampietro, ha pensato di progettare un tandem che consentisse a tutti e due di continuare ad andare in bici insieme e in sicurezza, nonostante l’età e il peso raggiunto da Giampietro (portarlo sul seggiolino cominciava a essere problematico).
Un tandem al contrario quindi, poiché il genitore è seduto dietro e si appoggia ad un lunghissimo manubrio, mentre il bambino è seduto davanti, anche lui dotato di un manubrio più piccolo. Con questo sistema genitori e figli possono continuare a chiacchierare (avendo infatti dietro il passeggero questo diventa più difficile, perché le parole un po’ si “perdono” con il vento), inoltre, il bambino ha la percezione di guidare in autonomia la bici, grazie al piccolo manubrio personale.
La nascita di una grande comunità
Mario non ha costruito “solo” una bici per suo figlio, ma ha contribuito, con la sua tenacia e determinazione, alla creazione di una rete di persone e associazioni, sul territorio trevigiano, per aiutare bambini come Giampietro ad avere una vita il più normale possibile e integrata. La messa a punto di HugBike è stata così il frutto di sogni e fatiche di Mario, dell’associazione Oltre il Labirinto onlus (che raggruppa genitori e figli autistici e di cui Mario è uno dei fondatori), del Credito Cooperativo Banca della Marca e della Cooperativa il Girasole, che ha competenze importanti nell’ambito dell’autismo.
Costerà 2700 e si può comprare a rate da 40 euro. E c’è anche il modello con la pedalata assistita e la possibilità di comprare l’usato.
Parte dei proventi di HugBike vengono inoltre destinati al progetto Villaggio Godega 4Autism (situato nel Comune di Godeva di Sant’Urbano, a Treviso), nato con lo scopo di creare una realtà che non sia soltanto una struttura residenziale o lavorativa, ma che sia in grado di ospitare persone affette da autismo, insieme alle loro famiglie, dove si lavora, si progetta e si fa anche terapia. Nel villaggio si imbottiglia il vino locale, si ricicla e si coltiva a km zero e soprattutto è presente il laboratorio di assemblaggio bici, dove ragazzi autistici accompagnati dal fondamentale aiuto di maestri di bottega, si occupano del montaggio di alcune parti di HugBike.
[youtube id=”IbjVZogvzc8″]
Francesca De Matteis