“Dal cuore ecco i nostri biscotti”. Basta lo slogan per comprendere il valore di Frolla (qui il sito), il micro biscottificio che offre lavoro ai ragazzi disabili.
Frolla come tutti i progetti è partito da un’idea, ma ancor prima è nato da una semplice storia di amicizia tra Jacopo Corona (26 anni) e Gianluca Di Lorenzo (40 anni), uno aspirante pasticcere e l’altro operatore sociale. Entrambi hanno scelto di fare del lavoro sociale una vera e propria scelta di vita. Entrambi volevano sviluppare qualcosa insieme: si sono messi a tavolino e sono semplicemente partiti da quello che avevano a disposizione.
Poi lungo il loro cammino hanno incontrato Silvia Spegne, mamma di un ragazzo con disabilità che si è unita al team.
https://www.facebook.com/FrollaLab/videos/259123381674083/
Il progetto di tre ragazzi
Hanno sviluppato il progetto basandosi su cose semplici. Allora hanno pensato al biscotto, quello fatto come una volta, con farine esclusivamente locali, della regione Marche.
Si sono fatti aiutare da pasticceri professionisti e hanno iniziato a sperimentare delle ricette, puntando ad una cosa gourmet, che piacesse, ma soprattutto che valorizzasse il lavoro dei ragazzi. L’obiettivo era uno: avere un format che vendesse per la qualità e non per il semplice fatto che fosse fatto da un ragazzo disabile.
Durante il percorso d’avvio dell’impresa si sono accorti che ci sono molti ragazzi disabili con delle capacità ed abilità importanti che purtroppo non riescono a trovare spazio di espressione e non vengono alimentate: “E’ come un fuoco – spiega Jacopo Corona – sul quale non viene buttata legna e piano piano si spegne, questi ragazzi hanno dentro un vulcano ma non riescono a farlo eruttare semplicemente perché non hanno il modo di farlo!”.
Da tutto questo nasce il progetto Frolla, che ha l’obiettivo di produrre biscotti in modo artigianale con l’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità.
Abbiamo parlato con Jacopo Corona per comprendere meglio il progetto di “Frolla”
Com’è nata l’idea di creare un micro biscottificio?
Il laboratorio nasce un anno fa ma l’idea d’impresa ha avuto origine un po’ prima. Tutto è nato da me e da Gianluca di Lorenzo. La mia esigenza era quella di trovare lavoro. Mi sono reinventato e ho trovato un mix delle mie passioni, quella della solidarietà coniugata con la cucina. La scintilla è stata la ricerca di lavoro. Ho trovato sempre occupazione nel campo della ristorazione. L’attività dove lavoravo è fallita e io mi son trovato smarrito ma ad un certo punto mi sono messo a tavolino a scrivere il business plan di questa nuova attività.
Quali sono stati i primi passi del vostro fare impresa?
Abbiamo iniziato a testare l’idea sviluppando un profilo Facebook e Instagram dove pubblicavamo solamente foto di biscotti gourmet; la gente iniziava ad apprezzare, poi siamo usciti allo scoperto con un video dove abbiamo ripreso i nostri ragazzi a lavoro e la notizia è stata accolta con grande interesse! Abbiamo iniziato a ricevere centinaia di messaggi da persone interessate al progetto, siamo riusciti ad essere inseriti presso un incubatore d’impresa, abbiamo fatto una campagna di crowdfunding conclusa raccogliendo quasi il triplo di quello che chiedevamo. Molte persone ci hanno chiesto delle collaborazioni lavorative; Gianni Lombardi (noto pasticcere della zona) è diventato socio volontario del progetto e oltre ad entrare nel nostro team, ci ha concesso un laboratorio attrezzato dove potremo far lavorare i ragazzi.
Quanto avete raccolto nella vostra campagna di crowdfunding?
Abbiamo raggiunto i 10 mila euro. Tre o quattro imprenditori hanno investito in modo diretto e abbiamo fatto partire un laboratorio. Grazie alla visibilità ottenuta abbiamo avuto dei contatti importanti.
Un progetto d’impresa con una forte impronta sociale.
Siamo una cooperativa sociale che coinvolge dei ragazzi disabili che sono stipendiati regolarmente. Si tratta di inserimenti lavorativi fatti anche grazie a convenzioni con i comuni di Osimo e Castelfidardo. Vengono inseriti ragazzi portatori di handicap che si trovano a lavorare in un luogo protetto e sicuro. Possiamo ospitare anche ragazzi in carrozzina perché i nostri spazi sono attrezzati per ospitare anche loro.
Il vostro è comunque un prodotto di alta qualità?
I nostri sono prodotti made in Marche con una filiera a chilometro zero. Il cliente non viene a fare beneficienza ma perché il prodotto è buono. Da noi escono dei biscotti di qualità, con un prezzo medio alto ma compriamo solo materie prime eccellenti. Abbiamo anche un pacchetto che creiamo noi.
Siete andati anche oltre il micro biscottificio?
Abbiamo aperto “Diversamente bar” dove si possono gustare i nostri prodotti. E’ un nuovo progetto che coinvolge sempre i ragazzi diversamente abili. Ora vorremmo aprire un secondo Diversamente bar a Castelfidardo. Il nostro sogno è quello di esportare il modello in altre città italiane.